Terrorismo, Genova: Polizia arresta siriano. Alfano soddisfatto

La Polizia di Stato ha arrestato a Genova un giovane  siriano per associazione e arruolamento con finalità di terrorismo. Si tratta di un 23enne residente a Varese. E’ accusato di terrorismo dalla Digos di Genova. Altre otto persone sono indagate, tra cui alcuni esponenti di moschee e centri islamici in Liguria. In particolare, sarebbero stati accertati […]

La Polizia di Stato ha arrestato a Genova un giovane  siriano per associazione e arruolamento con finalità di terrorismo.

Si tratta di un 23enne residente a Varese. E’ accusato di terrorismo dalla Digos di Genova. Altre otto persone sono indagate, tra cui alcuni esponenti di moschee e centri islamici in Liguria. In particolare, sarebbero stati accertati colloqui sospetti con cinque immigrati residenti a Genova e Rapallo. Gli indagati sono il fratello dell’uomo, i tre libici bloccati in porto all’inizio del mese di gennaio con auto sospette, altri responsabili e frequentanti di alcuni centri perquisiti in queste ore dalla Digos. Il siriano, a quanto pare, aveva intenzione di partire per la Siria per unirsi al gruppo qaedista Jabat al-Nusra.

“Il nostro lavoro di prevenzione contro la minaccia terroristica si basa anche su una forte attività investigativa ed è proprio a seguito di un lungo e articolato lavoro di indagini – portate avanti dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, con il concorso della Digos e della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Genova e Milano, in sinergia con le Agenzie di Intelligence e con il coordinamento della Procura Distrettuale Antiterrorismo di Genova – che oggi abbiamo raggiunto un altro importante risultato”, ha detto in una nota il ministro dell’Interno, Angelino Alfano.

“Si tratta di un successo investigativo di alto livello – prosegue il ministro -, che ha consentito il fermo di un giovane siriano per reato di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale. Infatti, il siriano aveva manifestato l’intenzione di recarsi in Siria per unirsi al gruppo islamista Jabat al Nusra. È significativo specificare che il fermo del siriano è stato possibile grazie alle nuove norme antiterrorismo, da me fortemente volute, in particolare la fattispecie che configura l’auto arruolamento. Le nostre leggi, quindi, funzionano – conclude e la sicurezza dei cittadini, in questo particolare momento in cui nessun Paese è rischio zero, è e continuerà ad essere una priorità di questo Governo.”

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