Il Made in Italy merita un premio

“Prima la meritocrazia e l’impegno sociale, poi i fatturati”. Sono questi i criteri della giuria per assegnare le 14 onorificenze del Premio Guido Carli giunto all’8° edizione. Lo racconta a Grazia Romana Liuzzo, giornalista e presidente dell’Associazione Guido e Maria Carli, nata nel 2010 in ricordo di suo nonno Guido, ex Governatore della Banca d’Italia, […]

“Prima la meritocrazia e l’impegno sociale, poi i fatturati”. Sono questi i criteri della giuria per assegnare le 14 onorificenze del Premio Guido Carli giunto all’8° edizione. Lo racconta a Grazia Romana Liuzzo, giornalista e presidente dell’Associazione Guido e Maria Carli, nata nel 2010 in ricordo di suo nonno Guido, ex Governatore della Banca d’Italia, e di sua nonna Maria. Ormai tutto è pronto per la premiazione che avverrà a Montecitorio, nel-la sala della Regina, 1’11 maggio.

Ci sarà qualche novità? “Sì. L’associazione sta per diventare una fondazione. Ed è una svolta importante perché significa dare vita a tante altre iniziative. Il premio per la prima volta includerà un personaggio dello spettacolo. Si tratterà sempre di un riconoscimento di valore etico e sociale”. Si premia l’eccellenza italiana.

Può anticipare a Grazia qualche vincitore?Sergio Dompé, presidente dell’omonimo gruppo di biofarmaceutica. Filippo Antonio De Cecco, che celebra 130 anni di attività dell’azienda di famiglia. Alessandro Garrone, il “petroliere verde”, vicepresidente della Erg, fondata dal suo bisnonno”.

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