Post sisma e nuovi insediamenti, la Cna: “L’Aquila, il bando ha fatto Centro”

“Il successo oltre ogni più rosea aspettativa del bando Fare Centro per la riapertura o l’insediamento di nuove attività all’interno del centro storico dell’Aquila e di altri comuni colpiti dal sisma del 2009 è un’ottima notizia per l’Abruzzo intero, che guarda al completamento della ricostruzione delle aree colpite dal terremoto di otto anni fa come […]

“Il successo oltre ogni più rosea aspettativa del bando Fare Centro per la riapertura o l’insediamento di nuove attività all’interno del centro storico dell’Aquila e di altri comuni colpiti dal sisma del 2009 è un’ottima notizia per l’Abruzzo intero, che guarda al completamento della ricostruzione delle aree colpite dal terremoto di otto anni fa come a un proprio interesse primario. Adesso l’impegno della Cna si concentrerà nella ricerca di ulteriori fondi da mettere a disposizione delle imprese che intendono scommettere sul rilancio del centro storico”. E’ quanto affermano in una nota i presidenti regionale e provinciale della Cna, Savino Saraceni e Gianfranco Torrelli, commentando l’esito positivo del bando.
A detta dei due esponenti della confederazione artigiana, che tornerà a insediarsi nel perimetro interessato al bando e rivendica un ruolo negli anni di sostegno all’iniziativa e di informazione al sistema produttivo locale, “la convinta e massiccia adesione di micro imprese del commercio e dell’artigianato al bando getta le basi per una rinascita del cuore della città, rivelando la fiducia del mondo produttivo”. In questo senso “un importante riconoscimento va dato all’azione del vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, e a un metodo di concertazione che ha dato evidentemente buoni frutti”.
“Le buone prassi – aggiunge il direttore della Cna del Capoluogo, Agostino Del Re – possono servire da esempio per altri contesti analoghi: penso ad esempio alle aree colpite dal terremoto in epoche successive, aree in cui è possibile estendere il metodo e la logica di Fare Centro”.
“Ora – concludono Saraceni e Torrelli – occorre dare rapidamente seguito alle previsioni del bando, ma soprattutto aprire una confronto con lo Stato per l’incremento dei fondi a disposizione: con quelli indicati nel testo – 20 milioni di euro – non sarà infatti possibile soddisfare tutte le richieste, e dunque dare seguito alla voglia di ripresa espressa dal mondo produttivo. Una battaglia, questa, che ci vedrà convintamente e coerentemente accanto alla Regione, all’amministrazione cittadina e alle imprese”.

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