Lavoro, Melilla (MDP): “Su Jobs Act imbarazzante trionfalismo”

“È imbarazzante che un lieve miglioramento dei dati globali dell’occupazione spinga il Pd a rivendicare i meriti presunti ed inesistenti del Jobs Act, su cui peraltro il Tribunale di Roma ha chiesto alcuni giorni fa all’Alta Corte di pronunciarsi sulla sua incostituzionalita’. La verita’ e’ che questo minimo miglioramento dell’occupazione e’ dovuto all’aumento dei contratti […]

“È imbarazzante che un lieve miglioramento dei dati globali dell’occupazione spinga il Pd a rivendicare i meriti presunti ed inesistenti del Jobs Act, su cui peraltro il Tribunale di Roma ha chiesto alcuni giorni fa all’Alta Corte di pronunciarsi sulla sua incostituzionalita’. La verita’ e’ che questo minimo miglioramento dell’occupazione e’ dovuto all’aumento dei contratti a tempo determinato, cioe’ aumenta il lavoro precario a scapito di quello a tempo indeterminato. E poi aumenta solo per le persone sopra i 50 anni”. Lo dichiara in una nota il deputato di Articolo1-mdp Gianni Melilla.

“I giovani sino a 34 anni restano in gran parte disoccupati e la loro situazione non migliora. L’occupazione si crea con gli investimenti pubblici e privati e non certo con le decontribuzioni che si sono rilevate un enorme regalo alle imprese. Sono stati dati alle imprese miliardi di euro che potevano invece servire per finanziare un grande Piano straordinario per il lavoro con la messa in sicurezza del territorio, cosi’ come chiede da tempo la CGIL e anche noi di MDP. Chiediamo di utilizzare mezzo punto del PIL ( circa 8 miliardi di euro) per il suddetto Piano del Lavoro con la prossima legge di stabilita’. Ci auguriamo che il Governo inverta una realta’ negativa, che si trascina da anni in Italia, di un crollo degli investimenti pubblici che appare ingiustificabile dinanzi alla grave disoccupazione in particolare giovanile che sta gonfiando la poverta’ e la sfiducia popolare verso la democrazia e le Istituzioni”, conclude Melilla

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