Ius Soli, Kyenge: “E’sconfitta la mancata calendarizzazione”

“Si tratta di una grande delusione e una sconfitta”, cosi’ Ce’cile Kyenge, europarlamentare PD commenta oggi la mancata calendarizzazione della Riforma sulla cittadinanza al Senato. “Dopo 13 anni, 24 disegni di legge e una legge di iniziativa popolare, non si puo’ ricominciare da capo. La riforma deve essere approvata in questa legislatura. Ne va della […]

“Si tratta di una grande delusione e una sconfitta”, cosi’ Ce’cile Kyenge, europarlamentare PD commenta oggi la mancata calendarizzazione della Riforma sulla cittadinanza al Senato. “Dopo 13 anni, 24 disegni di legge e una legge di iniziativa popolare, non si puo’ ricominciare da capo. La riforma deve essere approvata in questa legislatura. Ne va della credibilita’ del Partito democratico”, sottolinea Kyenge. “Non puo’ esserci campagna elettorale su questa legge – prosegue Kyenge – Non sulla pelle dei giovani. È una riforma necessaria, giusta e, ne sono sicura, condivisa anche da diversi schieramenti e sensibilita’ politiche. Perche’ stiamo parlando del futuro della nostra societa’, di che tipo di societa’ vogliamo: una societa’ che crea ghetti o una che rimane unita, guardando al futuro. Non si possono continuare a condannare centinaia di migliaia di giovani ad un futuro che li porta, con l’attuale sistema, ad una vita piena di discriminazioni solo ed esclusivamente per mero calcolo elettorale”. “È vero – precisa Kyenge – per approvare una legge e’ necessaria una maggioranza. Non saperla costruire e’ una responsabilita’ che il Pd rischia di dover portare con se’. Chi non vuole questa riforma dovra’ pero’ convivere con un futuro negato ad un milione di bambini e bambine. Il Partito democratico non potra’ condividere un percorso politico comune ne’ alcuna alleanza con chi, in altri schieramenti, non e’ disposto oggi a sostenere questa legge. Schieramenti che condannano ad un profonda ingiustizia centinaia di migliaia di persone. Esistono valori su cui vengono meno le divergenze di parte. Valori su cui non e’ possibile cedere terreno, ne’ accettare compromessi al ribasso. La riforma sulla cittadinanza racchiude in se’ ognuno di questi valori, a partire dal principio di uguaglianza e non discriminazione”.

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