Scuola: Amatrice, una fiaba in note per ricostruire

“Voglio trasmettervi il mio sincero apprezzamento per la vostra fiaba musicale; la giornata di oggi rappresenta un importante segnale di speranza e rinascita per i luoghi colpiti dal terremoto”. Con questo messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si e’ aperto stamattina l’evento il ‘Viaggio di Luna’ nell’auditorium dell’area food di Amatrice, costruita sulla […]

“Voglio trasmettervi il mio sincero apprezzamento per la vostra fiaba musicale; la giornata di oggi rappresenta un importante segnale di speranza e rinascita per i luoghi colpiti dal terremoto”. Con questo messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si e’ aperto stamattina l’evento il ‘Viaggio di Luna’ nell’auditorium dell’area food di Amatrice, costruita sulla piana di San Cipriano, circondata dalle montagne innevate. Lo spettacolo principale e’ stata una divertente ed allegorica fiaba musicale, suonata dall’orchestra degli allievi della scuola primaria e secondaria di primo di grado dell’istituto onnicomprensivo di Amatrice-Accumuli-Cittareale, diretta dal maestro Andrea Gargiulo. Si tratta dello spettacolo conclusivo di un progetto musicale sperimentale portato avanti dall’associazione ‘Musica Bene Comune’, grazie ai fondi di un bando del ministero dell’istruzione insieme all’istituto Costaggini di Rieti. “La mission dell’associazione e’ insegnare ai giovani attraverso l’arte e la musica un modello di societa’ inclusiva, senza distinzioni sociali, di razze o di diverse abilita’; perche’ l’attivita’ musicale d’insieme presuppone necessariamente l’ascolto reciproco, la condivisione, il rispetto del prossimo e della comunita’” spiega Manuela Litro, coordinatrice dell’associazione. L’obiettivo del progetto e’ quindi ripartire dal potere della musica per ricucire le ferite ancora aperte di un territorio dilaniato dal terremoto del 2016 e, soprattutto, farlo a partire dalla scuola, come sottolinea l’intervento conclusivo del professore Luigi Berlinguer: “Solo la scuola puo’ essere artefice di una magia come quella di oggi, che ci ha mostrato che si puo’ studiare anche giocando e che la scuola deve essere innanzitutto un luogo dove si sta bene insieme. Solo da qui si puo’ ripartire per curare le cicatrici di Amatrice, perche’ la scuola e’ cio’ che ricostruisce il mondo”.

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