“Ho scritto al commissario Ue Margrethe Vestager dicendo che quelli concessi dopo il sisma del 2009 non sono aiuti di Stato e chiedendo, in subordine, che il regime de minimis applicabile sia a 500mila euro. Appuntamento al 16 aprile per una manifestazione di cui nei prossimi giorni forniremo i dettagli”. Cosi’ il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, all’agenzia Dire dopo la riunione sulla richiesta di restituzione, da parte dell’Unione europea, delle tasse sospese agli imprenditori del cratere dell’Aquila a seguito del terremoto del 6 aprile 2009. All’incontro, convocato questo pomeriggio in Regione dal vicepresidente Giovanni Lolli, hanno partecipato parlamentari abruzzesi di tutti gli schieramenti, oltre a sindacati, imprenditori e associazioni di categoria. “Ci sono tre piani di mobilitazione”, annuncia il sindaco: “Un piano politico: la battaglia verra’ affrontata in maniera unitaria da tutte le forze in maniera trasversale e senza distinzioni di tipo partitico. Un piano civico con la chiamata alla citta’ a mobilitarsi il prossimo 16 aprile. Un piano giuridico: faremo valere ragioni in tutte le sedi possibili”. A nove anni dal terremoto, Bruxelles ritiene che le esenzioni fiscali per le imprese dei 57 comuni del cratere sismico siano aiuti di Stato. Per questo, nel mese di marzo, circa 350 imprese aquilane si sono viste recapitare ingiunzioni di pagamento per la restituzione, entro 30 giorni, delle tasse sospese dal 2009 al 2011.
L’Aquila: il 16 aprile la città si mobilita contro richieste Ue
“Ho scritto al commissario Ue Margrethe Vestager dicendo che quelli concessi dopo il sisma del 2009 non sono aiuti di Stato e chiedendo, in subordine, che il regime de minimis applicabile sia a 500mila euro. Appuntamento al 16 aprile per una manifestazione di cui nei prossimi giorni forniremo i dettagli”. Cosi’ il sindaco dell’Aquila, Pierluigi […]
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