Premio AVUS 2009: giovedì 5 aprile 2018, cerimonia di premiazione

L’ingegnere Ilaria Capanna laureatasi in Ingegneria Civile presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, edile-architettura e ambientale dell’Università degli Studi dell’Aquila vince la V edizione del “Premio AVUS 2009” per la migliore tesi sulla prevenzione sismica e la resilienza La Cerimonia di premiazione si terrà domani Giovedì 5 aprile alle ore 17.00 presso l’Auditorium Renzo Piano […]

L’ingegnere Ilaria Capanna laureatasi in Ingegneria Civile presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, edile-architettura e ambientale dell’Università degli Studi dell’Aquila vince la V edizione del “Premio AVUS 2009” per la migliore tesi sulla prevenzione sismica e la resilienza
La Cerimonia di premiazione si terrà domani Giovedì 5 aprile alle ore 17.00 presso l’Auditorium Renzo Piano nel Parco del Castello, L’Aquila.
 La manifestazione si pone all’interno delle iniziative realizzate in occasione del 9°anniversario del sisma ed è promossa dall’AVUS – Associazione Vittime Universitarie Sisma 6 aprile 2009.
Il programma prevede la presenza del Vice Presidente della Giunta Regionale – Regione Abruzzo- Giovanni Lolli, del Sindaco della Città dell’Aquila Pierluigi Biondi. Dopo i saluti della Rettrice dell’Università degli Studi dell’Aquila, Paola Inverardi e del Rettore del Gran Sasso Science Institute, Eugenio Coccia, enti patrocinanti il premio Avus, seguirà un dibattito incentrato sui temi della resilienza e della prevenzione sismica. Saranno presenti i rappresentanti del Comitato di San Giuliano di Puglia, del Patto Resiliente Abruzzese, l’Associazione nazionale Esposti all’Amianto, “le mamme della terra dei fuochi”, l’Associazione di Viareggio 29 giugno, il comitato vittime di Rigopiano e di Amatrice, oltre ai comitati aquilani “309 martiri per la vita” e “Vittime della Casa dello Studente”.  

Il PREMIO E L’ASSOCIAZIONE AVUS 2009

Nicola, Martina, Michele, Ivana… L ‘elenco completo di giovani universitari deceduti sotto le macerie nella notte del 6 aprile 2009 a L’Aquila copre 54 nomi. 54 ragazzi che si sarebbero laureati da lì a qualche anno, che cercavano, attraverso l’Università del capoluogo di regione, la formazione migliore per la loro professione del futuro. Subito dopo, 12 genitori di altrettanti studenti vittime del sisma decisero di capire perché i loro figli erano volati in cielo. Nacque così l’associazione Avus 2009 che attraverso le donazioni e gli incassi del libro “Macerie dentro e fuori” di Umberto Braccili, ebbe la possibilità di ovviare alle spese legali sostenute dopo il disastro.
Dice Umberto Braccili giornalista Rai e moderatore nell’evento previsto per il 5 aprile: “Il terremoto per chi non l’ha vissuto in prima persona, parlo delle persone care alle 309 vittime, è durato il tempo “emozionale” di una tragedia”. Nel 2014 un’ idea dell’Avus 2009 diventò realtà. Un premio di 3000 euro alla migliore tesi sulla prevenzione sismica”
“Siamo andati in quasi tutte le Università italiane in questi anni – dice Sergio Bianchi presidente di “Avus 2009” – per dire ai giovani di non dimenticare quello che spesso succede e viene richiamato dalle tragedie. Costruire per il profitto, spesso significa senza il rispetto delle regole”.  In questi cinque anni in tanti hanno risposto all’invito dei genitori dell’AVUS. 

Il premio, giunto quest’anno alla sua V edizione, nasce nel 2014 con lo scopo di onorare la memoria degli studenti universitari vittime del terremoto dell’Aquila. Il concorso si è aperto anche a contributi esterni all’ambito della geologia, per abbracciare ingegneria, economia e scienze sociali, come definito dal bando che recita: “Aspetti ingegneristici, sociali ed economici legati alla gestione del rischio sismico e alla resilienza delle popolazioni e dei territori”

I vincitori della prima edizione nel 2014 furono Flavio Savorelli , dell’Università di Bologna e Rocco Morrone della Sapienza di Roma; l’anno dopo fu Francesca Pallone della Sapienza di Roma a risultare la vincitrice; nel 2016 Tatiana Ioppolo universitaria di Roma 3, che aveva vissuto da volontaria il terremoto del Molise, fu premiata per una tesi sul terremoto avvenuto in Emilia Romagna.
Per l’edizione 2018 la giuria presieduta da Agrippino Valente, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Teramo, con Gianluca Ferrini docente di geologia all’Università degli Studi dell’Aquila e Francesco Chiodelli, ricercatore in urbanistica e politiche urbane presso il GSSI hanno valutato, come migliore, la tesi di Ilaria Capanna, del Corso di studi in Ingegneria Civile (Dipartimento di Ingegneria civile, edile-architettura  e ambientale dell’Università degli Studi dell’Aquila), dal titolo: ” Risposta sismica di strutture snelle in muratura”.

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