Terremoto: intervista Biondi: “Tasse sospese? così Ue uccide L’Aquila”

“Secondo le agevolazioni concesse alle aziende aquilane” dopo il terremoto del 6 aprile 2009 “non sono aiuti di Stato, perche’ il nostro e’ un territorio in difficolta’ e ha avuto un danno di sistema gigantesco, perche’ c’e’ stato un crollo del Pil a seguito del terremoto e perche’ le aziende aquilane non hanno fatto altro […]

“Secondo le agevolazioni concesse alle aziende aquilane” dopo il terremoto del 6 aprile 2009 “non sono aiuti di Stato, perche’ il nostro e’ un territorio in difficolta’ e ha avuto un danno di sistema gigantesco, perche’ c’e’ stato un crollo del Pil a seguito del terremoto e perche’ le aziende aquilane non hanno fatto altro che applicare una legge dello Stato che sanciva che le tasse sospese dovessero essere restituite al 40% in 10 anni”. Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi annuncia battaglia contro la decisione dell’Unione europea che chiede la restituzione delle tasse sospese durante il terremoto. Biondi e’ alla Camera dei deputati per annunciare una serie di iniziative insieme a Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia: un incontro con la commissaria Paola De Micheli, una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Intervistato dall’agenzia Dire, aggiunge: “Noi daremo battaglia dal punto di vista politico perche’ restituire quei soldi significa ammazzare il territorio. Tra l’altro ieri sono partite 7mila cartelle di Equitalia, sospese anch’esse a seguito del sisma, cartelle che riguardano le aziende e i cittadini”. Infine, invita tutta la citta’ ad alzare la voce: “Il 16 aprile i cittadini dell’Aquila saranno in piazza per rinnovare lo spirito battagliero che la citta’ ha dimostrato in questi anni e che ha portato a conquistare delle posizioni importanti e a reclamare diritti importanti”.

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