Abruzzo, Forum H2O: “Regione chiarisca ok a via cava su sorgenti Pescara”

Il Forum H2O si scaglia contro il parere favorevole espresso dal Comitato di coordinamento della Regione Abruzzo per la Valutazione di impatto ambientale relativa alla cava di Popoli da 2,5 milioni di metri cubi: “Un vero e proprio attacco alla nostra acqua”, scrive l’associazione ambientalista in una nota. “Le Sorgenti del Pescara sono le piu’ […]

Il Forum H2O si scaglia contro il parere favorevole espresso dal Comitato di coordinamento della Regione Abruzzo per la Valutazione di impatto ambientale relativa alla cava di Popoli da 2,5 milioni di metri cubi: “Un vero e proprio attacco alla nostra acqua”, scrive l’associazione ambientalista in una nota. “Le Sorgenti del Pescara sono le piu’ grandi del Centro Italia e da queste ogni secondo emergono 7mila litri di acqua purissima. E’ una Riserva naturale regionale e un sito di interesse Comunitario. La proposta della Fassa Bortolo prevede la sua costruzione a poche centinaia di metri a monte dalle Sorgenti, mettendo a rischio la purezza dell’acqua”.
L’allarme e’ stato lanciato dal suo presidente Augusto De Sanctis in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook e tradottosi nella nota pubblicata oggi. “Nonostante critiche precise e puntuali, con studi dei geologi del Governo degli Stati Uniti sui rischi delle cave per le acque in contesti carbonatici e di eminenti ricercatori che hanno sottolineato la strategicita’ di questa riserva idrica – si legge nella nota del Forum H2O – il Comitato Via copre la decisione con una vera e propria foglia di fico. Si ammette che la cava e’ in piena zona di protezione per la ricerca delle falde idropotabili, dove la proposta di regolamentazione della stessa Regione prevede il divieto di autorizzazione di cave in connessione con la falda, ma si approva lo stesso lo stesso rimandando ad ulteriori studi.
Incredibilmente non si tiene conto che queste ricerche gia’ esistono, fatte su sondaggi concreti, che confermano l’alta permeabilita’ dell’area. Ci si chiede, quindi, su quali documenti abbiano fondato la loro scelta”.
L’autorizzazione “mette a rischio l’acqua delle Sorgenti del Pescara. Visto che ci possono essere sversamenti di idrocarburi, si richiede la pianificazione di emergenza, ammettendo cosi’ i rischi per il piu’ grande patrimonio idrico del centro Italia, una vera e propria riserva strategica nell’epoca dei cambiamenti climatici”, continua il Forum H2O in una lunga nota. “In una situazione in cui il 50% degli acquiferi della regione e’ gia’ ‘perso’ in quanto inquinato- scrive l’associazione- questa Regione e’ refrattaria a qualsiasi azione per la tutela vera dell’acqua e per l’applicazione dei principi di prevenzione e precauzione. Ovviamente continueremo a seguire l’iter del progetto ma e’ veramente sconsolante il quadro della situazione, mentre gli scienziati dell’Onu continuano a lanciare allarmi sugli effetti dei cambiamenti climatici anche sulla disponibilita’ idrica e la stessa Roma capitale lo scorso anno e’ andata in crisi di approvvigionamento di acqua potabile. Niente, neanche davanti a questi allarmi – conclude Forum H2O – si reagisce come si dovrebbe e si preferisce puntare sulla ‘notoria’ capacita’ del paese di gestire le emergenze”.
“Costruire una cava, che e’ poi l’ampliamento di una gia’ esistente e autorizzata erroneamente nel 2002 ora in via di esaurimento, a circa 800 metri dalle Sorgenti del Pescara dove ogni secondo emergono 7mila litri di acqua purissima, senza fare prove sul campo e verificare la permeabilita’ del terreno, mette a rischio una delle poche fonti pulite rimaste che va assolutamente tutelata”, ha aggiunto Augusto De Sanctis, presidente del Forum H2O. “Sugli errori onon si deve insistere.
Nei documenti presentati – afferma – si ammette che la ristrettezza dei tempi impedisce di fare sperimentazioni sul campo. Vogliamo gestire cosi’ la piu’ grande sorgente del Centro Italia?. Tra l’altro- aggiunge- non ci sono le dettagalite analisi geologiche eppure basterebbe guardare le carte per vedere che ci sono faglie e che una, sub- verticale, e’ proprio sotto la cava. Queste potrebbero produrre quella discontinuita’ tale da favorire facilmente lo scorrimento delle acque al suo interno mettendo in connessione la superficie con la falda”.
A supporto dei rischi De Sanctis cita anche un nuovo studio fatto dalla Guizza che proprio nella zona di Popoli imbottiglia la sua acqua. “Hanno detto che c’e’ traccia di microcarsismo a permeabilita’ medio-alta. Vorremmo capire perche’ il professor Vigna dell’Universita’ di Torino cui e’ stato chiesto di relazionare in merito, dica oggi che la zona non e’ carsica e dunque a bassa permeabilita’ quando invece, in altri studi, affermava il contrario. Vorremmo sapere cosa gli ha fatto cambiare idea e sapere se questa permeabilita’ c’e’ o non c’e'”.

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