Ater L’Aquila: Febbo su nomina direttore generale

Il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo invita il commissario dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale dell’Aquila Pappalepore “a non firmare il contratto al neo direttore generale altrimenti sarò costretto a inoltrare una richiesta di danno erariale, a suo carico, alle autorità competenti”. “Il commissario Pappalepore – spiega Febbo – è ben consapevole che si […]

Il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo invita il commissario dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale dell’Aquila Pappalepore “a non firmare il contratto al neo direttore generale altrimenti sarò costretto a inoltrare una richiesta di danno erariale, a suo carico, alle autorità competenti”. “Il commissario Pappalepore – spiega Febbo – è ben consapevole che si appresta a stipulare un contratto al nuovo direttore generale fino al 29 febbraio del 2021 e di conseguenza, in caso di spoils system da parte del nuovo Governo regionale, si incorrerebbe in un contenzioso. Infatti l’illegittimità dell’atto si trova a monte e cioè nella delibera della giunta regionale che fissa, per l’incarico al commissario, una durata di 30 mesi ignorando proprio la legge regionale sullo spoils system. La delibera Ater del 18/2/2019, risultando conforme a quanto stabilio dal provvedimento della giunta, è a sua volta viziata per derivazione. Pertanto, occorrerebbe una nuova delibera in autotutela dell’esecutivo regionale, per tener conto della legge regionale inerente lo spoils systen. Ecco perché il Commissario non deve assolutamente firmare e ratificare il contratto al neo direttore generale. Diversamente, potrebbe insorgere un contenzioso giudiziale”. “Quindi– continua Febbo – le ultime dichiarazioni rilasciate dallo stesso commissario che palesa la possibilità di cambiare il direttore attraverso lo spoils system, nascondono un atto di presunzione politica e di furbizia amministrativa. È evidente che l’espletamento dell’avviso pubblico arriva in un momento del tutto inopportuno. Pertanto – conclude Febbo – invito il Commissario Pappalepore a non firmare nessun nuovo contratto o a porre rimedio altrimenti sarò costretto ad avviare a suo carico una richiesta di risarcimento danni delle indennità percepite dal nuovo direttore generale; sarà poi compito della Corte dei Conti accertare i danni causati da un avviso pubblico inopportuno”.

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