Reddito di cittadinanza: sanzioni a furbetti e paletti per stranieri, ecco cosa cambia

Sanzioni ai furbetti e ai datori di lavoro, paletti piu’ rigidi per gli stranieri e una attenzione maggiore alle famiglie con figli e disabili ma non risorse in piu’. Sono queste le modifiche principali che la commissione Lavoro del Senato ha approvato al decreto che istituisce il reddito di cittadinanza. Per quanto riguarda Quota 100, […]

Sanzioni ai furbetti e ai datori di lavoro, paletti piu’ rigidi per gli stranieri e una attenzione maggiore alle famiglie con figli e disabili ma non risorse in piu’. Sono queste le modifiche principali che la commissione Lavoro del Senato ha approvato al decreto che istituisce il reddito di cittadinanza. Per quanto riguarda Quota 100, e’ passato un emendamento che consente anche agli statali che sono andati in pensione con le vecchie regole di usufruire dell’anticipo del Tfs fino a 30 mila euro. Via libera anche a una norma che riconosce un punteggio maggiore ai precari della scuola nei futuri concorsi. Il provvedimento e’ atteso nell’aula del Senato lunedi’. Il governo ha gia’ annunciato che presentera’ delle modifiche nel passaggio alla Camera. Ecco come cambia il reddito di cittadinanza: –

SANZIONI SU LAVORO NERO E FINTI DIVORZI: Le sanzioni ai datori di lavoro che impiegano in nero stranieri o minori saranno estese a chi fa lavorare illegalmente i beneficiari del reddito di cittadinanza. Attenzione anche sui cambi di residenza: se una separazione o un divorzio sono avvenuti dopo il 1° settembre 2019, per poter ottenere il reddito il cambio di residenza deve essere certificato da un verbale della polizia locale.

– STOP A DATORI LAVORO CHE LICENZIANO E A MAFIOSI: Chi licenzia i percettori del reddito prima di 3 anni dall’assunzione dovra’ restituire il bonus maggiorato delle sanzioni civili, a meno che il licenziamento avvenga per giusta causa. Il reddito e’ poi revocato in caso di condanna definitiva per i reati di stampo terroristico e mafioso. Proseguono le modifiche al reddito di cittadinanza.

ASSUNZIONE DISABILI: I datori di lavoro non in regola con le quote di assunzione dei lavoratori con disabilita’, appartenenti alle categorie protette, non potranno ottenere gli incentivi previsti dall’assunzione dei beneficiari.

PALETTI PIU’ RIGIDI PER STRANIERI: I cittadini extra Ue senza lo status di rifugiati devono produrre una certificazione rilasciata dalla propria ambasciata e tradotta in italiano per comprovare la composizione del nucleo familiare.

OFFERTE LAVORO ENTRO 250 KM CON FIGLI MINORI: Se c’e’ un figlio minore nel nucleo familiare, anche in caso di coppia separata, si possano ricevere offerte di lavoro in un raggio massimo di 250 km.

– ASSICURAZIONI INAIL NON A CARICO DEI COMUNI: Le assicurazioni Inail contro gli infortuni per i beneficiari del reddito che svolgono servizi sociali non saranno a carico dei Comuni ma del fondo che finanzia la misura.

– PERDE SUSSIDIO CHI SI DIMETTE, NON LA FAMIGLIA: Chi si dimette, salvo nei casi di giusta causa, perde il diritto al beneficio. Non ci sono conseguenze per gli altri componenti del nucleo familiare che prendono il reddito.
Poche le modifiche alla parte previdenziale. A parte la possibilita’ di presentare le richieste per le pensioni di cittadinanza anche ai patronati; il punteggio per i precari della scuola e la sospensione dell’assegno per i condannati per mafia e terrorismo, la commissione si e’ concentrata sul Trattamento di fine servizio degli statali (Tfs). Infatti, potra’ aderire al finanziamento bancario per la liquidazione del Tfs fino a 30 mila euro anche chi e’ andato in pensione prima della data di entrata in vigore del decreto. Inoltre, i dipendenti delle amministrazioni dello Stato e degli Enti pubblici, che mantengono il trattamento di fine servizio presso il proprio bilancio, possono ottenere l’erogazione del Tfs entro novanta giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro rinunciando alla detassazione prevista dalla nuova normativa. Infine, i precari della scuola. In ottica Quota 100, con le uscite attese nel comparto, nei futuri concorsi i titoli varranno il 40% del punteggio complessivo e sara’ particolarmente valutato il servizio svolto presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale.

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