L’Aquila, Bussetti: “Le scuole sono state abbandonate, ora piano di rilancio”

Marco Bussetti è stato all’Aquila per il Seminario nazionale “Per una didattica della resilienza. Formare i docenti per operare in contesti di emergenza”. Dalla città distrutta dal sisma del 2009 ha ribadito la centralità della sicurezza negli edifici scolastici e annunciato un piano di rilancio per le scuole del territorio abruzzese. “È assurdo che un […]

Marco Bussetti è stato all’Aquila per il Seminario nazionale “Per una didattica della resilienza. Formare i docenti per operare in contesti di emergenza”. Dalla città distrutta dal sisma del 2009 ha ribadito la centralità della sicurezza negli edifici scolastici e annunciato un piano di rilancio per le scuole del territorio abruzzese.

“È assurdo che un genitore saluti un figlio la mattina gli dia un bacio in fronte e poi non lo veda più. Non deve più accadere. In Italia abbiamo 40mila edifici: quasi il 70% è privo di certificazione sicurezza. Parliamo di sistemi antincendio, valutazione dei rischi, impianti di messa a norma (impianti elettrici). Abbiamo già destinato 7 miliardi ai Comuni di tutta Italia per risolvere questi problemi e lavoriamo anche su altre zone a rischio sismico. Lavoriamo perché non accada e lo facciamo anche con la Protezione Civile”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, nel corso del Seminario nazionale “Per una didattica della resilienza. Formare i docenti per operare in contesti di emergenza”.

“È stato fatto tanto su questo territorio ma le scuole le hanno abbandonate – ha commentato Bussetti-. Non è stato fatto molto, devono ancora essere ricostruite. Non voglio polemizzare con chi c’è stato prima. Io sono abituato ad affrontare i problemi partendo dagli aspetti positivi e le potenzialità. Avete un nuovo Governatore. La prossima settimana ci vedremo per preparare il piano per il rilancio delle scuole di questo territorio. Ridare forza alla scuola e all’università e far sì che questa parte dell’Abruzzo diventi ancora più attrattivo per chi viene da fuori. È questo il nostro obiettivo”.

 

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