Coronavirus. Istituto superiore di Sanita’: “In media 8 giorni tra sintomi e decesso”

“Nelle persone decedute positive al Covid-19 la terapia antibiotica e’ stata quella piu’ utilizzata (83% dei casi), meno utilizzata quella antivirale (52%), piu’ raramente la terapia steroidea (27%)”. Lo afferma il Report dell’Istituto superiore di Sanita’ sulle caratteristiche dei pazienti deceduti morti pubblicato sul sito Epicentro ed aggiornato a ieri. Il documento mostra anche i […]

“Nelle persone decedute positive al Covid-19 la terapia antibiotica e’ stata quella piu’ utilizzata (83% dei casi), meno utilizzata quella antivirale (52%), piu’ raramente la terapia steroidea (27%)”. Lo afferma il Report dell’Istituto superiore di Sanita’ sulle caratteristiche dei pazienti deceduti morti pubblicato sul sito Epicentro ed aggiornato a ieri. Il documento mostra anche i tempi mediani, in giorni, che trascorrono “dall’insorgenza dei sintomi al decesso (8 giorni), dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale (4 giorni) e dal ricovero in ospedale al decesso (4 giorni)”. Il tempo intercorso dal ricovero in ospedale al decesso era di 1 giorno piu’ lungo in coloro che venivano trasferiti in rianimazione rispetto a quelli che non venivano trasferiti (5 giorni contro 4 giorni). “Il comune utilizzo di terapia antibiotica- si legge nel documento- puo’ essere spiegato dalla presenza di sovrainfezioni o e’ compatibile con inizio terapia empirica in pazienti con polmonite, in attesa di conferma laboratoristica di COVID-19. In 25 casi (14,9%) sono state utilizzate tutte 3 le terapie”. Per quanto riguarda le caratteristiche dei deceduti, il numero medio di patologie osservate in questa popolazione e’ “di 2.7. Complessivamente, 3 pazienti, e non 12 come era stato indicato in precedenza per un refuso, presentavano 0 patologie (0,8% del campione), 89 (25,1%) presentavano 1 patologia, 91 presentavano 2 patologie (25.6%) e 172 (48,5%) presentavano 3 o piu’ patologie”. Sempre su Epicentro e’ stato pubblicato anche l’aggiornamento epidemiologico sui dati raccolti attraverso la piattaforma web dedicata. La degenza in un reparto di ricovero e’ riportata “per 3.281 casi (13,1% dei casi totali); di questi 397 (12%) risultano ricoverati in terapia intensiva. Al 16 marzo 2020, 106 province italiane su 107 (tutte ad eccezione di Isernia) hanno segnalato almeno un caso di COVID-19. I casi si concentrano soprattutto nel nord Italia, in particolare in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, e nelle Marche dove sono stati segnalati al sistema di sorveglianza oltre 1.000 casi”, conclude il documento.

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