Coronavirus. Abruzzo: 554 mln per sviluppo e innovazione

Il Coronavirus ha gia’ cambiato la globalizzazione e al di la’ delle problematiche sanitarie ed economiche, il futuro apre ad un nuovo scenario di competitivita’. La Regione Abruzzo vuole esserne protagonista investendo, sin da ora, in innovazione e sviluppo, puntando su sostenibilita’ ed economia circolare attraverso il finanziamento di 34 progetti strategici che porterebbero alla […]

Il Coronavirus ha gia’ cambiato la globalizzazione e al di la’ delle problematiche sanitarie ed economiche, il futuro apre ad un nuovo scenario di competitivita’. La Regione Abruzzo vuole esserne protagonista investendo, sin da ora, in innovazione e sviluppo, puntando su sostenibilita’ ed economia circolare attraverso il finanziamento di 34 progetti strategici che porterebbero alla creazione di 1.900 posti di lavoro. Questo, in sintesi, l’intento con cui saranno investiti i 554 milioni di euro per i contratti di sviluppo e innovazione cui la Regione ha compartecipato con un finanziamento di 16 milioni di euro: 11 milioni frutto delle economie recuperate dai vari settori e 5 ricavate da quelle della Fira. A parlarne questa mattina nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede di Pescara, e’ stato l’assessore alle Attivita’ Produttive Mauro Febbo. “Abbiamo completato un percorso importante per lo sviluppo economico per cio’ che le grandi imprese rappresentano per il territorio”. I progetti finanziati infatti, riguardano quattro macroaeree: automotive, settore farmaceutico, space economy e agroalimentare. Febbo ha quindi spiegato che i progetti che la regione cofinanziera’ riguardano le annualita’ 2017-2018 e 2019 su cui “credo ci sia stata poca attenzione da parte del precedente Governo regionale”. “E’ vero che importantissime sono le piccole e medie imprese – ha concluso Febbo – ma altrettanto lo e’ che il sistema manifatturiero venga mantenuto in essere e in piedi”.
E le piccole imprese, ha sottolineato l’Advisor per tutte le aziende del partenariato Clip Nello Rapini, saranno parte di questo nuovo modello economico da cui l’Abruzzo intende ripartire per essere competitivo in uno scenario totalmente mutato della globalizzazione. E’ lui alla guida del progetto Clip guidato dalla Fater. Il primo che sara’ sottoscritto, e che si avvale di una rete di 7 aziende grandi e piccole di tutte e quattro le province. Un progetto da 109 milioni di euro, 20 milioni a fondo perduto e 1 milione e 800 mila euro messo dalla Regione per la costruzione del primo centro di valorizzazione di materie prime industriali, il primo in Italia, che con lo smaltimento di 10mila tonnellate l’anno si prefigge l’ambizioso obiettivo di ridurre del 75% i rifiuti prodotti dal comparto. La sfida, ha affermato, e’ quella di avviare “uno scambio di conoscenze con le grandi imprese chiamate a portare innovazione e le piccole la capacita’ industriale”. Per Giuseppe Ranalli, presidente del Polo Innovazione, “il mondo non sta cambiando, ma e’ gia’ cambiato” e sara’ l’autoconsapevolezza a permettere di progettare il futuro che deve essere fatto di economia circolare e non di decrescita felice. Solo quella, ha detto “ha la capacita’ di fare sistema e di innovare”. Il plauso all’iniziativa e’ arrivato anche via Skype dal presidente di Confindustria Abruzzo Marco Fracassi.
All’incontro hanno partecipato anche l Direttore Dipartimento Attivita’ Produttive Regione Abruzzo Germano De Sanctis e l’Autorita’ di Gestione fondi Ue Piergiorgio Tittarelli.

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