Fase 2. Scontro su mobilità tra Regioni, si valuta anche ipotesi 10 giugno

E’ scontro sulla riapertura degli spostamenti interregionali inizialmente previsti per il 3 giugno. Tra le ipotesi sul tavolo del governo c’e’ anche quella di far slittare di una settimana il ‘liberi tutti’. La valutazione e’ in corso in queste ore alla luce dei dati che arrivano dall’Istituto superiore di sanita’. Intenzione dell’esecutivo e’ garantire si’ […]

E’ scontro sulla riapertura degli spostamenti interregionali inizialmente previsti per il 3 giugno. Tra le ipotesi sul tavolo del governo c’e’ anche quella di far slittare di una settimana il ‘liberi tutti’. La valutazione e’ in corso in queste ore alla luce dei dati che arrivano dall’Istituto superiore di sanita’. Intenzione dell’esecutivo e’ garantire si’ la mobilita’ tra le regioni, ma senza distinzioni. Da qui la volonta’ di ripartire tutti insieme. Fonti del governo escludono che una decisione possa essere presa gia’ oggi, il 3 giugno in fondo e’ a meta’ della prossima settimana e c’e’ ancora tempo per prendere una decisione definitiva. L’ipotesi di un’apertura degli spostamenti interregionali slittati al 10 giugno sara’ illustrata nel corso del prossimo vertice coi governatori. La scelta potrebbe scontentare alcuni presidenti di regione ma il governo vuole proseguire comunque sulla linea di dare regole uguali per tutti. I pareri discordanti pero’ si manifestano anche all’interno del mondo scientifico che coadiuva il governo. Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanita’ e componente del Comitato tecnico scientifico, Silvio Brusaferro, apre le porte ad una ripresa della mobilita’ tra le regioni dalla prossima settimana. “Ci avviamo a una sfida- spiega in vista del ‘liberi tutti’- questo richiedera’ una capacita’ ancora piu’ attenta di monitorare e rispondere ai focolai”. Piu’ prudente Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute. “Ora e’ troppo presto per prendere una decisione- avverte- un’apertura in queste condizioni esporrebbe a rischi. Bisognerebbe riaprire quando si e’ certi che i dati siano validi, altrimenti si finisce per fare scelte che possono non essere corrette”.

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