Sanità. I sindacati: Abruzzo unica Regione con cui non si dialoga

“La Regione Abruzzo e’ l’unica Regione d’Italia che durante questa fase di emergenza non si e’ mai incontrata con le organizzazioni sindacali, l’unica che non si e’ mai incontrata su questi temi. Una settimana fa, quando abbiamo deciso di fare questa manifestazione, abbiamo informato l’assessore alla Sanita’ e l’assessore al Sociale, perche’ il piano sociale […]

“La Regione Abruzzo e’ l’unica Regione d’Italia che durante questa fase di emergenza non si e’ mai incontrata con le organizzazioni sindacali, l’unica che non si e’ mai incontrata su questi temi. Una settimana fa, quando abbiamo deciso di fare questa manifestazione, abbiamo informato l’assessore alla Sanita’ e l’assessore al Sociale, perche’ il piano sociale e’ scaduto lo scorso anno e non c’e’ stato alcun confronto: ad oggi di incontri noi non abbiamo notizie”. Cosi’ all’agenzia Dire Antonio Iovito, segretario regionale dello Spi-Cgil Abruzzo Molise, tra gli organizzatori della manifestazione regionale tenutasi sotto la sede dell’assessorato regionale alla Sanita’ per chiedere attenzione verso gli anziani dimenticati dalla Sanita’. Manifestazione organizzata insieme alla Uil Uilp e la Fnp Cisl per la quale presente era il segretario regionale Abruzzo-Molise Mario Gatti che, ribadendo l’assenza di dialogo con la Regione, ha ricordato quali sono i temi che da mesi vogliono portare sul tavolo e che ruotano, in particolare, intorno a tre argomenti: “liste d’attesa, medicina generale e medicina territoriale. L’unico risolto e’ quello del superticket, risolto – sottolinea – dal Governo”. Ma anche la situazione delle Rsa, medicina di genere, il finanziamento alla legge regionale sull’invecchiamento a una legge regionale sulla non autosufficienza, tra i temi su cui le sigle continuano a chiedere risposte e, soprattutto, confronto. In merito alle liste d’attesa, Gatti all’agenzia Dire ricorda come siano ferme da tre mesi per cui “oggi, sicuramente – sottolinea – per gli appuntamenti ci vorranno 24 mesi. Per le persone anziane c’e’ sempre stato un problema di accesso alle cure – prosegue -. Accade che si diano appuntamenti a 6 mesi e che si dica ad un anziano che se vuole farsi prima la visita deve andare a 60 km, ma non e’ possibile ancor piu’ se parliamo di anziani soli”. Di qui la necessita’ di un piano di medicina territoriale che, sottolinea Iovito, vada di pari passo con la prevenzione che passa necessariamente per nove assunzioni. “C’e’ gia’ un finanziamento che la Regione avrebbe dovuto attivare – spiega il segretario Spi Cgil -. Ad esempio quello per l’assunzione di infermieri che potevano essere presi gia’ da giungi: ad oggi non c’e’ alcun piano”. La mancanza di ascolto, dunque, all base della manifestazione di oggi: “non potevamo che fare questo – conclude Iovito -, con grande sacrificio da parte degli anziani. Posso aggiungere che se non si apre un dialogo continueremo. Questo e’ un segnale, poi decideremo ulteriori iniziative”.

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