Terremoto. Il jazz italiano torna in luoghi sisma, a L’Aquila 200 musicisti

Il jazz italiano torna a suonare nelle terre colpite dal terremoto con una edizione che nell’anno del Covid-19 rafforza l’impegno a favore di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Il progetto, organizzato dalla Federazione nazionale Il jazz italiano insieme a Mibact, Comune dell’Aquila e con il sostegno della Siae, prendera’ il via il 29 agosto a […]

Il jazz italiano torna a suonare nelle terre colpite dal terremoto con una edizione che nell’anno del Covid-19 rafforza l’impegno a favore di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Il progetto, organizzato dalla Federazione nazionale Il jazz italiano insieme a Mibact, Comune dell’Aquila e con il sostegno della Siae, prendera’ il via il 29 agosto a Camerino, per poi dare inizio alla marcia solidale attraverso le quattro regioni. Come da tradizione, la conclusione sara’ a L’Aquila il 5 e 6 settembre con due giornate piene di grandi concerti. Tra le novita’ di questa edizione, il passaggio di testimone di Paolo Fresu a una direzione artistica a tre voci che cambieranno di anno in anno e che nel 2020 saranno Ada Montellanico, Simone Graziano e Luciano Linzi. E poi una produzione originale dell’Orchestra del Conservatorio de L’Aquila insieme al maestro Enrico Intra e tre omaggi ad altrettanti musicisti scomparsi nei mesi scorsi: Gianni Lenoci, Aldo Bassi e Carlo Conti.

“Era necessario in questo momento tornare in quei luoghi, seppur con una edizione diversa, cercando di risolvere i problemi legati alla sicurezza anti-Covid. Ma proprio per questo- ha detto oggi Paolo Fresu presentando ‘Il jazz italiano per le terre del sisma’ al Collegio romano- riteniamo che questa sesta edizione porti con se’ significati nuovi anche rispetto a quelli gia’ importanti del passato, perche’ abbiamo bisogno di ricostruire una socialita’ nuova. La ricostruzione dei territori del sisma passa attraverso la musica e stavolta ancora di piu’, perche’ c’e’ un’altra ricostruzione da fare”.

Si parte il 29 agosto con la seconda edizione della marcia solidale, il ‘cammino laico’ rivisto e garantito fruibile dalle guide che anche quest’anno partira’ da Camerino e passera’ per Fiastra, Ussita, Castelluccio, Norcia, Accumuli, Amatrice, per poi arrivare a L’Aquila. Tra gli artisti presenti, Orchestrino, Francesco Bearzatti, Carmine Ioanna, Emmanuel Losio e Manuel Magrini. Il 5 e 6 settembre il Jazz italiano concludera’ il suo tour a L’Aquila con due giorni di concerti a cui prenderanno parte, nonostante il contingentamento e le restrizioni, quasi 200 musicisti, tra i quali Fabrizio Bosso, Roberto Ottaviano, Marcella Carboni, Naomi Berril, Susanna Stivali e Pietro Tonolo.

“Si puo’ fare cultura anche in condizioni come queste, e noi con la disciplina lo abbiamo fatto. Questo grande appuntamento jazz coincidera’ con l’evento di preapertura del Maxxi L’Aquila, un altro tassello di questo percorso di rinascita”, ha detto il sindaco Pierluigi Biondi. “Domani- ha aggiunto- presenteremo il dossier per la candidatura a Capitale italiana della Cultura 2022 e anche se non dovessimo vincere le cose che abbiamo scritto le faremo, perche’ L’Aquila e’ gia’ una capitale della cultura”. Biondi ha poi ricordato la “battaglia per il rifinanziamento della ricostruzione della citta’. Una battaglia che va al di la’ dei singoli egoismi dei proprietari delle case, ma ha un’importanza piu’ alta, il segno che in Italia nessuno viene mai lasciato solo”.

Il sostegno di Siae a ‘Il Jazz italiano per le terre del sisma’, pari a 900mila euro, verra’ suddiviso in 700mila euro per l’acquisto di un terreno su cui edificare il nuovo Conservatorio de L’Aquila e in 200mila euro per finanziare l’iniziativa jazz per i prossimi 5 anni.

“Fin da subito abbiamo sostenuto questo grande evento. Abbiamo visto che nel 2019 c’e’ stato un incremento dei diritti maturati dal jazz di piu’ del 4% e questo e’ molto importante. La Siae- ha detto il presidente Giulio Rapetti Mogol- sta sostenendo una battaglia per la sua vita. A causa del Covid abbiamo subito perdite enormi, mentre chi ci guadagna di piu’, le piattaforme digitali, non paga il diritto d’autore. Abbiamo solo un anno e sono certo che il governo arrivera’ all’approvazione della direttiva europea. Sono tanti soldi che servirebbero moltissimo”. Un invito raccolto dal ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo, Dario Franceschini. “La legge delega che recepisce la direttiva Ue e’ in Parlamento e stiamo spingendo in tutti i modi perche’ ci sia l’impegno a farla, farla bene e farla nei termini previsti”. Il ministro ha poi aggiunto che ‘Il jazz italiano per le terre del sisma’ “quest’anno sara’ una festa diversa dalle altre, ma comunque di grande qualita’ e grande gioia. Questo evento e’ diventato un punto di riferimento anche per tutto il jazz italiano e internazionale. I numeri dimostrano la crescita fortissima del jazz non piu’ solo qualitativa, ma anche quantitativa. Una crescita supportata dagli interventi del ministero che continueremo a sostenere. Ora e’ importante, perche’ si tratta di attraversare il deserto in cui e’ un dovere sostenere un settore che sara’ colpito in modo prolungato, perche alcuni settori hanno un rientro piu’ lungo. Bisognera’ capire che cosa succedera’ quando si dovra’ tornare nei luoghi chiusi. Per questo sto discutendo con il resto del governo per riuscire a portare a compimento un percorso per cui i settori piu’ colpiti avranno un prolungarsi del sostegno”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *