Salute. Non solo Zaniolo, +400% rotture legamenti tra i giovani

Seguire un allenamento neuromotorio, esercitarsi al rinforzo strutturale di anca e glutei, lavorare sulle tecniche di atterraggio. Sono queste alcune delle raccomandazioni degli esperti per prevenire le rotture di legamenti che continuano a mietere vittime illustri: la stella della Roma Nicolo’ Zaniolo e’ costretta a un lungo periodo di stop a causa di un infortunio […]

Seguire un allenamento neuromotorio, esercitarsi al rinforzo strutturale di anca e glutei, lavorare sulle tecniche di atterraggio. Sono queste alcune delle raccomandazioni degli esperti per prevenire le rotture di legamenti che continuano a mietere vittime illustri: la stella della Roma Nicolo’ Zaniolo e’ costretta a un lungo periodo di stop a causa di un infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, rimediato ieri sera nella partita con l’Olanda. Da ricerche internazionali e’ infatti emerso un vero e proprio boom di operazioni tra i giovanissimi: +400% in soli 10 anni. L’infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, riportato da Nicolo’ Zaniolo nel corso della partita di ieri sera degli Azzurri contro l’Olanda, e’ soltanto l’ultima di una lunga serie, sempre piu’ frequente tra giocatori professionisti e giovani. Basti pensare che secondo una ricerca del Philadelphia Health Center e pubblicata sul Daily Mail le operazioni scaturite da queste lesioni sono aumentate del 400% negli ultimi 10 anni. E ancora, stando a un’indagine della rivista Physician & Sports Medicine, sono oltre 200mila ogni anno le lesioni del crociato anteriore tra i giovani in America, mentre in Italia si segnalano sul totale della popolazione 150mila casi all’anno secondo un report della Societa’ Italiana di Ortopedia e Traumatologia. Un quadro negativo che ha colpito numerosi sportivi, soprattutto tra calciatori, giocatori di basket e sciatori: dal gia’ citato Nicolo’ Zaniolo, che quest’anno si e’ rotto per ben due volte il legamento del crociato anteriore, a Merih Demiral, giovane difensore della Juventus che ha riportato la lesione del crociato del ginocchio sinistro, da Gerard Deulofeu, che ha subito la rottura del legamento crociato e lesione del menisco, a Leonardo Pavoletti, bloccato per una recidiva lesione del crociato, fino ad arrivare agli sciatori Dominik Paris e Simone Murberger, e al cestista di Fuenlabrada Jerome Randle e Jeremy Lamb, guardia degli Indiana Pacers.

Ma quali sono le raccomandazioni degli esperti? La prevenzione inizia con un’attenta valutazione fisica e prosegue con un allenamento neuromotorio composto da esercizi mirati a rinforzare la muscolatura di anca e glutei. Fondamentale e’ anche evitare danni da sovraccarico funzionale e indossare calzature sportive idonee. Per accelerare il recupero, infine, gli esperti consigliano la laserterapia. A questo scopo e’ stata brevettata la Theal Therapy, terapia laser made in Italy creata da Mectronic che grazie al mix di diverse lunghezze d’onda adatta il trattamento in base a parametri fisiologici come eta’, fototipo e tipologia di tessuto.

“Le lesioni del crociato hanno subi’to un forte incremento negli ultimi 20-30 anni a causa dei cambiamenti nel modo di allenarsi, della velocita’ di esecuzione dei tempi tecnici e di una modifica dei terreni di gioco. Per questo motivo seguire accorgimenti precisi come sottoporsi a un allenamento neuromotorio, rinforzare la muscolatura di anca e glutei e lavorare sulle tecniche di atterraggio diventano fondamentali per prevenire gli infortuni- spiega il dott. Paolo Tenconi, medico e preparatore atletico professionista e allenatore Uefa B- Nel corso della mia esperienza ho constatato come le lesioni piu’ comuni riguardassero il crociato anteriore, il menisco mediale e il menisco laterale, soprattutto tra i piu’ giovani che giocano a calcio e praticano sport sulla neve. In questi casi la Theal Therapy diventa un valido alleato nella prevenzione e cura degli infortuni grazie a quattro lunghezze d’onda che producono fotobiomodulazione, l’unica nel genere, e di conseguenza effetti biostimolanti sull’apparato legamentoso, risolvendo i problemi di ipossia e quindi scarsa vascolarizzazione”.

Ma quali sono le tipologie di rotture dei legamenti piu’ frequenti tra gli sportivi? Secondo una ricerca del Journal of Epidemiology condotta su un campione di 20mila atleti, il 21% riguarda le lesioni del crociato anteriore, l’11% quelle del menisco mediale, l’8% interessa il legamento collaterale mediale, il 4% colpisce il menisco laterale e il 2% il collaterale esterno. Una percentuale estremamente bassa, dello 0,02% circa interessa invece le rotture del crociato posteriore. E ancora, il 40% di questi infortuni riguarda chi gioca a calcio, mentre il 21% chi pratica sport invernali come sci di fondo. Ma non e’ tutto, perche’ la rottura del legamento crociato anteriore e’ piu’ frequente nelle donne per via di una ridotta rigidita’ lineare, lassita’ legamentosa e fattori ormonali. Secondo una ricerca della University of Michigan pubblicata su Science Direct, infine, gli interventi chirurgici sui legamenti crociati anteriori provocano cambiamenti evidenti nelle attivita’ cerebrali dei soggetti che presentano queste problematiche. Cambiamenti che sono all’origine delle difficolta’ di recupero dell’articolazione e del rischio di nuove lesioni.

Ecco infine il decalogo degli esperti per prevenire e curare le possibili rotture di legamenti:

SOTTOPORSI A UN REGIME DI ALLENAMENTO NEUROMOTORIO Seguire un controllo neuromuscolare, agonista e antagonista, e attivare una stabilizzazione dinamica, e’ fondamentale per eseguire movimenti precisi e calibrati.

PRESTARE ATTENZIONE A UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE Mantenere uno stile di vita sano e equilibrato, senza eccedere in alcun modo, rappresenta un ottimo alleato per rimanere informa e ridurre il rischio di infortuni.

LAVORARE SULLE TECNICHE DI ATTERRAGGIO Esercitarsi per migliorare la flessione plantare della caviglia aumenta l’assorbimento dell’urto e riduce il picco di forza verticale al suolo.

NON SOTTOVALUTARE LO STRETCHING Svolgere riscaldamento muscolare aiuta a mantenere una certa elasticita’, migliora la postura e aiuta a prevenire il rischio di lesioni.

IDRATARSI NEL MODO CORRETTO Bere la giusta quantita’ di acqua prima, durante e dopo gli allenamenti e’ il monito principale per garantire una performance atletica ottimale, riducendo fatica e stress.

EVITARE DANNI DA SOVRACCARICO FUNZIONALE Bisogna imparare ad ascoltare il proprio corpo e dosare i carichi di lavoro durante l’allenamento per combattere lo stress da sovraccarico.

PRATICARE ESERCIZI DI MOBILITÀ E CORE STABILITY Le sedute di allenamento dovrebbero focalizzarsi su esercizi finalizzati a migliorare il controllo motorio e la capacita’ dei distretti muscolari.

MONITORARE LE CONDIZIONI DEI CAMPI DA GIOCO Le rotture dei legamenti interessano maggiormente i calciatori: per questo e’ fondamentale monitorare le condizioni del campo, sia all’aperto, sia indoor.

INDOSSARE CALZATURE PENSATE APPOSITAMENTE PER LO SPORT Rotture di legamenti, distorsioni e traumi sono facilitate dall’uso di calzature inadeguate. Indossare scarpe regolamentate per lo sport assicura un miglior controllo e riduce il rischio di infortuni.

ACCELERARE I TEMPI DI RECUPERO CON L’AUSILIO DELLA LASERTERAPIA L’utilizzo del laser Theal Therapy si e’ rivelato estremamente utile nella cura e nel recupero in tempi piu’ rapidi di rotture di legamenti, sempre piu’ frequenti nel mondo dello sport.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *