Scuola Abruzzo: Regione pronta a sperimentare il termoscanner

“In alcune scuole del territorio si sperimentera’ il termoscanner”. Ad annunciarlo, oggi, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a L’Aquila per fare il punto sulla ripartenza della scuola, e’ stata l’assessore regionale alla Sanita’, Nicoletta Veri’, che ha poi sottolineato come anche il presidente della Regione, Marco Marsilio, spinga perche’ si attui questa procedura. […]

“In alcune scuole del territorio si sperimentera’ il termoscanner”. Ad annunciarlo, oggi, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a L’Aquila per fare il punto sulla ripartenza della scuola, e’ stata l’assessore regionale alla Sanita’, Nicoletta Veri’, che ha poi sottolineato come anche il presidente della Regione, Marco Marsilio, spinga perche’ si attui questa procedura. I termoscanner, ha detto ancora Veri’, quasi certamente saranno installati in un campione di scuole superiori. “La decisione del presidente di riaprire il 24 settembre- ha aggiunto- e’ stata presa al fine di mettere in sicurezza le strutture e soprattutto la salute dei nostri bambini, argomento piu’ volte affrontato con la dottoressa Trozza (direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale), stabilendo linee precedenti a quelle nazionale e in sinergia tra scuola e sanita’. “Dopo aver recepito le linee del Governo- ha detto ancora- abbiamo inviato proprio ieri i nostri indirizzi che vanno al di la’ dei soliti elementi noti, come distanziamento e mascherine: abbiamo pensato anche al momento di ingresso nelle scuole”. Di qui, quindi, l’intenzione di avviare un progetto con i termoscanner. “Abbiamo inoltre individuato- ha ribadito- un responsabile sanitario in ogni Asl che entrera’ in contatto con il distretto scolastico di ogni provincia dando ad ogni singola Azienda la possibilita’ di assumere piu’ professioni sanitarie, vedi infermieri e medici, per creare quel ponte che va costruito per la presa in carico di ogni bambino o scolaro che dovesse manifestare qualche sintomo. Garantiamo l’assistenza grazie all’aiuto di medici e pediatri e anche se non abbiamo avuto una risposta adeguata al 100%- ha precisato Veri’- abbiamo comunque cercato di sensibilizzare cosi’ come fatto con i test sierologici per i quali la risposta e’ stata notevole”.

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