Covid: la pandemia ha limitato le migrazioni, -34% iscrizioni anagrafe

Nonostante le limitazioni, anche nel 2020 si registrano movimenti migratori interni sfavorevoli al Mezzogiorno. In tale ambito nel corso dell’anno circa 364mila individui hanno lasciato un Comune quale luogo di residenza per trasferirsi in un altro Comune italiano (eventualmente anche dello stesso Mezzogiorno), mentre sono circa 317mila quelli che hanno eletto un Comune del Mezzogiorno […]

Nonostante le limitazioni, anche nel 2020 si registrano movimenti migratori interni sfavorevoli al Mezzogiorno. In tale ambito nel corso dell’anno circa 364mila individui hanno lasciato un Comune quale luogo di residenza per trasferirsi in un altro Comune italiano (eventualmente anche dello stesso Mezzogiorno), mentre sono circa 317mila quelli che hanno eletto un Comune del Mezzogiorno quale luogo di dimora abituale (eventualmente anche provenienti da altro Comune dello stesso Mezzogiorno). Tale dinamica ha generato, per il complesso della ripartizione, un saldo negativo di circa 48mila unita’ (-2,4 per mille abitanti). Va precisato che i livelli migratori si sono per lo piu’ ridotti rispetto al 2019 proprio per le limitazioni imposte allo spostamento. Il tema accomuna tutte le regioni del Mezzogiorno che, prese singolarmente, presentano in generale saldi migratori interni negativi ma decisamente migliorati rispetto all’anno precedente. In Abruzzo si registra addirittura un ritorno a un dato positivo (+0,4 per mille) dopo ben nove anni consecutivi di saldi negativi.

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