Cultura. Oltre 600 siti in 300 città, 15 e 16 maggio Giornate Fai di Primavera

Il caleidoscopico e pazzamente eclettico Castello di Sammezzano, l’eremo dove d’Annunzio scrisse ‘Il trionfo della morte’, la gigantesca vela progettata da Gio Ponti per la cattedrale di Taranto. E poi il Castello Mackenzie con lo scalone capolavoro firmato da Coppede’, la romana Villa ‘Il Vascello’, progettata nel Seicento dalla prima architettrice nota, Plautilla Bricci, e […]

Il caleidoscopico e pazzamente eclettico Castello di Sammezzano, l’eremo dove d’Annunzio scrisse ‘Il trionfo della morte’, la gigantesca vela progettata da Gio Ponti per la cattedrale di Taranto. E poi il Castello Mackenzie con lo scalone capolavoro firmato da Coppede’, la romana Villa ‘Il Vascello’, progettata nel Seicento dalla prima architettrice nota, Plautilla Bricci, e dal 1985 sede del Grande Oriente d’Italia, e anche il mitico Grand Hotel Majestic di Bologna, costruito nel Settecento come seminario arcivescovile e poi trasformato in hotel che ha visto soggiornare, tra i tanti, Lady Diana e Federico Fellini. Come sempre da nord a sud del Paese, il 15 e il 16 maggio tornano le Giornate Fai di Primavera, che per questa 29esima edizione apriranno le porte di 600 luoghi solitamente chiusi o poco conosciuti, il 50% dei quali all’aperto per facilitare i dispositivi di sicurezza anti Covid, coinvolgendo 300 citta’ e 19 regioni. “Con quasi 70 proprieta’ e oltre 70mila luoghi scelti nelcorso delle manifestazioni, il Fai rappresenta ormai una forza culturale e civica di rilevanza nazionale che reca il proprio sussidio alle pubbliche istituzioni, ridonando agli italiani la coscienza dei loro luoghi”, ha detto il presidente del Fondo Ambiente Italia, Andrea Carandini, presentando questa nuova edizione al ministero della Cultura alla presenza del titolare del dicastero, Dario Franceschini. “Occorre che le universita’ collaborino con il ministero e con le soprintendenze, quei famosi policlinici dei beni culturali di cui da decenni si discetta senza sperimentarne nemmeno uno per il prevalere di medievali corporazioni. Il Fai- ha detto ancora- e’ in grado di cooperare con il Mic laddove i mezzi e la burocrazia non bastano. Bello sarebbe sperimentare una sussidiarieta’ meglio intrecciata tra parti dello Stato e la societa’”.

Dal 10 al 16 maggio la Rai, main media partner delle Giornate, raccontera’ luoghi e storie che testimoniano la varieta’ con una maratona televisiva e radiofonica di raccolta fondi a sostegno del Fai, per sensibilizzare sempre piu’ italiani sul valore dello straordinario patrimonio artistico e paesaggistico e per promuoverne la partecipazione attiva. Motore dell’evento che quest’anno per le condizioni imposte dalla pandemia “ha del miracoloso”, i volontari di 335 delegazioni e gruppi Fai attivi in tutta Italia, che potranno contare sul supporto di Protezione Civile, Croce Rossa e Arma dei Carabinieri. Come stabilito dalle disposizioni governative, per partecipare alle Giornate Fai e’ obbligatorio prenotarsi sul sito www.giornatefai.it entro e non oltre la mezzanotte del giorno precedente la visita. Cosi’, tra ville e parchi storici, residenze reali e giardini, castelli e monumenti, aree archeologiche e musei insoliti, si potra’ decidere di visitare, per esempio, il Museo del cedro a Cosenza, dove ogni anno il Consorzio riceve la visita dei rabbini provenienti da tutto il mondo per raccogliere le piante migliori perla Festa delle capanne. Oppure seguire le orme di Gio Ponti e dalla cattedrale di Taranto salire a Milano e scoprire la Chiesa di San Francesco d’Assisi al Fopponino, edificata tra il 1961 e il 1964, che custodisce la piu’ grande pala d’altare del Novecento e otto trittici dipinti da Francesco Tabusso.

A Matera in anteprima per il Fai, conclusi i lavori di restauro a seguito del terremoto del 1980, aprira’ Palazzo Malvinni Malvezzi, testimonianza della vita altoborghese a Matera ed esempio di commistione di stili, dal barocco al neoclassico. E proprio su Matera il Fai ha portato all’attenzione del ministro Franceschini la valorizzazione del parco archeologico che secondo il Fondo Ambiente Italia “non ha bisogno di infrastrutture cosi’ forti”. Da non perdere, infine, il Castello Sammezzano che dopo varie vicissitudini e l’elezione a Luogo del cuore Fai ha trovato la disponibilita’ della Sammezzano Castle ad aprire le porte di questa dimora tra le “piu’ colossali pazzie europee dell’Ottocento”, con il suo orientalismo esasperato che ricorda un effetto caleidoscopio. Il Fai, ha detto il ministro, “sara’ protagonista del nuovo Rinascimento che il Paese attraversera’ con il ritorno alla normalita’” grazie al suo “lavoro straordinario che mette insieme volontariato, partenariato pubblico e privato e valorizzazione dei luoghi meno conosciuti, ognuno dei quali in un altro Paese sarebbe una attrazione di turismo internazionale. Le Giornate Fai di Primavera rappresentano una grande ripartenza, capisco che e’ stato difficile organizzarle e osservare le norme di sicurezza, ma saranno la dimostrazione, come lo e’ stata l’apertura intelligente, scrupolosa e coraggiosa dei teatri, dei cinema e dei musei, che si puo’ offrire cultura nel rispetto scrupoloso delle norme di sicurezza. Il 15 e il 16 maggio- ha concluso Franceschini- sara’ una grande sfida che dimostrera’ come la cultura sara’ veicolo della ripresa”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *