Giornalismo. Siae consegna Microfono d’oro a Clemente Mimun: “Maestro eccellente”

Un “maestro del giornalismo”, un “innovatore” e un “amico”. La famiglia Siae si stringe attorno a Clemente Mimun e lo omaggia con il Microfono d’oro, il riconoscimento che la Società italiana degli autori ed editori ha inaugurato lo scorso anno. Dopo la prima edizione dedicata a Vincenzo Mollica, oggi è stata la volta del giornalista e alla sua carriera lunga oltre 45 anni. “Il Microfono d’oro è il più importante riconoscimento che la Siae concede annualmente. Fortemente voluto da Giulio Mogol, il nostro presidente onorario, questo è un premio consegnato dagli autori e dagli editori a chi negli anni ci ha sempre sostenuto, e Clemente Mimun è uno di questi. È un maestro- ha detto ancora- e rappresenta 45 anni di eccellente storia del giornalismo italiano. Siamo molto felici”, ha detto il presidente Siae, Salvatore Nastasi, consegnando il riconoscimento a Mimun alla presenza, tra gli altri, di Vincenzo Mollica, del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e di Giulio Mogol che si è detto “contento perché Clemente è un mio amico ed è davvero un maestro del giornalismo”. Moltissimi gli amici arrivati nella sede della Siae per festeggiare Mimun, tra i quali l’attore Massimo Boldi, il cantante Albano Carrisi e il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. “Conosco Clemente Mimun da epoche lontanissime e ne ho sempre apprezzato la capacità di difendere la cultura, il pluralismo e l’informazione”, ha detto il parlamentare. “Complimenti alla Siae, questo è un riconoscimento che dà soddisfazione e Clemente è la storia del giornalismo, non solo televisivo”, ha aggiunto Giovanni Malagò, presidente del Coni. Clemente Mimun è “un maestro, ha innovato tantissimo, ha creato cose assolutamente originali. Questo premio è assolutamente meritato. Mi fa da consigliere, mi dà molte idee, tra cui il suggerimento di nominare Giulio Mogol consigliere per la Musica èpopolare. E poi mi ha proposto anche di fare un trimestrale del ministero della Cultura e io ci sto lavorando”, ha detto Sangiuliano, che scherzando ha aggiunto: “Mi sento il presidente del ‘Mimun fan club'”. “E’ bello vedere tanti amici insieme- ha detto infine Mimun- Queste cose capitano generalmente ai funerali, mentre è bello vederlo per un festeggiamento che adesso tocca a me, l’anno scorso è toccato al grandissimo Vincenzo Mollica e spero che il prossimo anno tocchi a qualcuno come lui. Abbiamo fatto il possibile per valorizzare il cinema, il teatro e la musica- ha aggiunto- perché noi non siamo soltanto il passato con un’immagine dell’Italia fatta di spaghetti, mandolino e Sofia Loren. Sarebbe bello convincere gli italiani che scommettere su sé stessi vale la pena”