Con l’avvicinarsi degli esami di maturità, previsti per iniziare il 19 giugno 2024, gli studenti italiani stanno già facendo le loro previsioni sugli autori e i temi che potrebbero comparire nelle prove scritte. Secondo l’ultimo sondaggio del portale Skuola.net, che ha coinvolto 1.000 maturandi, i nomi di Gabriele D’Annunzio per la prosa dell’Ottocento e Luigi Pirandello per il Novecento sono i più attesi per la traccia di analisi del testo.
Nonostante la popolarità di questi due autori tra gli studenti, la storia recente mostra che le loro opere sono raramente selezionate per l’esame; l’ultima volta che un testo di Pirandello è apparso nelle tracce è stato nel 2003, mentre quello di D’Annunzio è ancora più datato. Gli studenti sembrano comunque sperare in una loro inclusione, insieme a possibili alternative come Italo Svevo per il Novecento e Giovanni Verga per la prosa a cavallo tra Ottocento e Novecento, quest’ultimo già apparso nel 2022.
Per quanto riguarda la poesia, Giuseppe Ungaretti emerge come favorito, avendo già figurato in passate edizioni degli esami di stato. Anche Giovanni Pascoli e Giacomo Leopardi sono considerati papabili, ma con minori possibilità di comparire quest’anno.
Oltre agli autori classici, i maturandi stanno anche considerando possibili tracce di attualità e di riflessione storica. Tra gli anniversari storici, il centenario del delitto Matteotti e i 110 anni dall’inizio della Prima Guerra Mondiale sono tra i più citati. Temi di attualità come l’intelligenza artificiale, la violenza di genere e i conflitti internazionali sono anch’essi ritenuti probabili argomenti delle tracce di esame, riflettendo le preoccupazioni e gli interessi del momento.
Questo “totoesame” riflette non solo le aspettative e le ansie degli studenti di fronte a uno degli appuntamenti più importanti della loro carriera scolastica, ma anche un interessante spaccato delle loro percezioni culturali e storiche. Con le tracce finali ancora sconosciute, il dibattito e le speculazioni continueranno a tenere banco nelle scuole italiane fino al giorno dell’esame.
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