Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha annunciato che due rifugiati residenti in Italia, Iman Mahdavi e Hadi Tiranvalipour, sono stati inclusi nella Squadra Olimpica dei Rifugiati per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Questa decisione è stata resa nota durante una cerimonia trasmessa in diretta streaming dalla Olympic House di Losanna, in Svizzera, dal presidente del CIO, Thomas Bach.
Iman Mahdavi gareggerà nella categoria di lotta libera 78 kg, mentre Hadi Tiranvalipour si cimenterà nel taekwondo categoria -58 kg. Entrambi gli atleti sono parte del programma olimpico per i rifugiati, avendo aderito rispettivamente nel 2022 e nel 2023. La loro partecipazione è un simbolo potente di speranza e resilienza, mostrando il valore umano e sportivo che i rifugiati possono portare ai loro paesi ospitanti.
La Squadra Olimpica dei Rifugiati, che parteciperà per la terza volta ai Giochi Olimpici, è composta da atleti provenienti da 11 Paesi e ospitati da 15 Comitati Olimpici Nazionali. Quest’anno, la squadra è stata scelta anche per rappresentare oltre 100 milioni di profughi nel mondo, evidenziando così l’importanza del loro contributo a livello globale.
L’inclusione di un emblema di squadra per la prima volta nella storia della squadra rifugiati è stata sottolineata da Masomah Ali Zada, Chef de Mission, come un elemento che unisce e permette agli atleti di sentirsi parte di una comunità più ampia, rappresentando non solo se stessi ma anche le esperienze condivise da milioni di persone.
Chiara Cardoletti, rappresentante dell’UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, ha evidenziato l’importanza di questo momento non solo per i due atleti ma per tutto ciò che rappresenta in termini di inclusione e accoglienza in Italia. Ha sottolineato come lo sport possa essere una piattaforma potente per promuovere valori di solidarietà e inclusione.
La partecipazione di Mahdavi e Tiranvalipour ai Giochi di Parigi 2024 è un chiaro esempio del modo in cui il talento e la determinazione possono trascendere le circostanze personali e ispirare il mondo intero.
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