L’attrice Eleonora Giorgi, amata icona del cinema italiano, si è spenta dopo una lunga battaglia. Nonostante la grave malattia, Giorgi ha sempre dimostrato una resilienza straordinaria, condividendo apertamente il suo percorso con grande forza d’animo e mantenendo sempre un atteggiamento positivo.
Eleonora Giorgi, nata a Roma il 21 ottobre 1953, è diventata un simbolo erotico negli anni ’70, per poi affermarsi in ruoli più complessi e drammatici, guadagnandosi l’amore del pubblico anche grazie alle sue brillanti interpretazioni in famose commedie italiane degli anni ’80. Tra i film che l’hanno resa celebre ci sono “Borotalco” e “Grand Hotel Excelsior”, che le hanno permesso di vincere un David di Donatello per la sua performance in “Borotalco”.
La sua carriera è stata segnata da alti e bassi. Dopo un periodo di lontananza dal grande schermo, Eleonora Giorgi ha fatto un significativo ritorno, dedicandosi a ruoli drammatici in film come “Cuore di cane” e “Dimenticare Venezia”, e partecipando a produzioni horror come “Inferno” di Dario Argento.
Negli anni ’80, ha scoperto la sua inclinazione per la commedia, diventando una figura prominente nel genere e lavorando al fianco di attori del calibro di Adriano Celentano, Renato Pozzetto e Carlo Verdone. Tra i suoi film più noti di questo periodo ci sono “Mani di velluto”, “Mia moglie è una strega” e “Mani di fata”.
Eleonora Giorgi aveva annunciato la sua malattia nel corso di un’intervista a “Pomeriggio cinque”, mostrando grande apertura nel raccontare le varie fasi del suo trattamento. Nonostante un intervento chirurgico al pancreas nel marzo 2024 che inizialmente sembrava avere esiti positivi, la sua condizione è peggiorata nei mesi successivi.
La scomparsa di Eleonora Giorgi lascia un vuoto nel panorama cinematografico italiano e nella vita di coloro che l’hanno conosciuta e amata, tanto sullo schermo quanto nella vita reale. La sua eredità artistica e il coraggio con cui ha affrontato gli ultimi anni rimarranno un esempio di forza e resilienza.
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