La guerra in Ucraina è arrivata al giorno 1.214. In Bielorussia è stato rilasciato il leader dell’opposizione Tikhanovsky, arrestato nel 2020, ma nel Paese restano oltre mille prigionieri politici. Sua moglie ha ringraziato “gli Usa e l’Europa”.
Vladimir Putin ha rilanciato le sue accuse contro “il carattere nazista dell’Ucraina” e ha avvertito: “Vanno eliminati gli elementi nazisti all’interno della leadership ucraina”. Secondo il presidente russo, “russi e ucraini sono un unico popolo, in questo senso tutta l’Ucraina è nostra”.
Intanto Donald Trump ha dichiarato che “Mosca e Kiev stanno facendo progressi”.
Al Consiglio di Sicurezza dell’Onu dedicato all’Ucraina, il rappresentante italiano Maurizio Massari ha sottolineato “l’urgente necessità di un cessate il fuoco immediato, come prerequisito per l’avvio di negoziati di pace significativi” e ha ricordato la conferenza sulla ripresa dell’Ucraina, in programma a Roma il 10 e 11 luglio. Le Nazioni Unite hanno inoltre elogiato i recenti scambi di prigionieri di guerra tra Mosca e Kiev, auspicando che continuino.