Secondo l’umorismo tattico made in USA, un’analisi degli ordini di pizza nei paraggi del Pentagono anticiperebbe gli sviluppi di crisi diplomatiche e operazioni militari: è il cosiddetto Pentagon Pizza Index. I suoi sostenitori sostengono che un’impennata improvvisa di consegne segnali un’imminente escalation negli sforzi bellici di Washington.
L’ultimo “campanello d’allarme” si è verificato proprio nei giorni precedenti all’attacco Usa all’Iran. A quanto riferito, le pizzerie di zona hanno registrato un picco di ordinazioni, con Papa John’s particolarmente sotto pressione, mentre al Freddie’s Beach Bar – locale storico a due passi dal Pentagono – il traffico di clienti, inusualmente scarso per un “noramle” sabato sera, è rimasto ai minimi.
Il legame tra pizza e guerra risale in parte alla Guerra Fredda, periodo durante il quale Mosca avrebbe usato il sistema denominato “Pizzint” (Pizza Intelligence) per tracciare i movimenti americani. Un raddoppio negli ordini a volte precedeva operazioni come lo sbarco di Grenada nel 1983 o l’invasione di Panama nel 1989.
Dopo il crollo del Muro di Berlino, l’indicatore non scomparve: negli anni Novanta finì su Time, che nel 1990 segnalò 21 consegne in una notte al Domino’s vicino al Pentagono, coincise con la preparazione dell’invasione del Kuwait. L’anno seguente il Los Angeles Times dedicò al fenomeno un reportage, “Slice of Life”, intervistando Frank Meeks – allora titolare di 43 punti Domino’s a Washington – che osservò: “I media non sempre sanno quando succederà qualcosa di grosso perché sono a letto, ma i nostri fattorini sono in giro alle 2 del mattino”.
Nel dicembre 1998, mentre i giornali coprivano l’impeachment di Bill Clinton, i volumi di ordini da Meeks schizzarono, spingendolo a commentare al Desert News: “Sta andando tutto a rotoli”.
Nel 2011, infine, durante la fase finale della caccia a Osama Bin Laden, la Casa Bianca fece nuovamente ricorso a pizze per sfamare il personale nella Situation Room – episodio ricostruito in un’inchiesta orale di Politico. Oggi, per cogliere le tensioni tra il 2024 e il 2025, ci si affida ancora ai dati rilanciati sui social: sembra che, ogni volta che Washington si prepara a un passo decisivo, un trancio di pizza sia già in viaggio verso il Pentagono.