Powell, Fed: i dazi di Trump hanno posticipato il taglio dei tassi

In un contesto di crescente tensione tra politica monetaria e scelte protezionistiche, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha indicato nei nuovi dazi il motivo del rinvio di un possibile taglio dei tassi di interesse. “Abbassamento dei tassi rinviato a causa dei nuovi dazi”, ha affermato Powell, evidenziando l’impatto delle misure tariffarie sull’economia statunitense. […]

In un contesto di crescente tensione tra politica monetaria e scelte protezionistiche, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha indicato nei nuovi dazi il motivo del rinvio di un possibile taglio dei tassi di interesse. “Abbassamento dei tassi rinviato a causa dei nuovi dazi”, ha affermato Powell, evidenziando l’impatto delle misure tariffarie sull’economia statunitense.

Sul fronte fiscale, il Senato ha approvato la legge di bilancio che innalza il tetto del debito di 5 000 miliardi di dollari, grazie al voto decisivo del vicepresidente Vance. Subito dopo, Elon Musk ha attaccato il provvedimento su X, definendolo una “spesa folle” e accusando l’amministrazione di eliminare il pluralismo politico. “È evidente, con la spesa folle di questo disegno di legge che aumenta il tetto del debito di un record di 5 mila miliardi di dollari, che viviamo in un Paese con un unico partito, il partito del maiale”, ha scritto il patron di Tesla.

L’ex presidente Donald Trump ha replicato invitando Musk a “chiudere bottega e tornare in Sudafrica” qualora venissero sospesi i sussidi per le auto elettriche. Alla concreta possibilità di espellerlo dal Paese, Trump ha aggiunto: “Darò un’occhiata”.

Intanto, sul fronte dei rapporti commerciali, Stati Uniti e Unione europea hanno manifestato l’intenzione di concludere al più presto le trattative sui dazi. Il presidente americano ha però escluso un’estensione della pausa tariffaria fissata al 9 luglio e ha espresso riserve sull’opportunità di un accordo con il Giappone.