Domenica 13 luglio alle 21.30, sulla Scalinata di San Bernardino, il Teatro Stabile d’Abruzzo porta in scena Otello di William Shakespeare, con drammaturgia di Dacia Maraini e adattamento scenico di Antonio Prisco. La regia è firmata da Giorgio Pasotti, che interpreta anche il ruolo di Iago insieme a Giacomo Giorgio nel ruolo del protagonista, Claudia Tosoni, Davide Paganini, Gerardo Maffei, Salvatore Rancatore, Andrea Papale e Dalia Aly. Le musiche originali sono di Patrizio Maria D’Artista; scene e costumi sono curati rispettivamente da Giovanni Cunsolo e Sabrina Beretta, mentre le immagini sono di Thierry Lechanteur.
Lo spettacolo, prodotto da Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con Marche Teatro, Stefano Francioni Produzioni, Virginy l’Isola Trovata e Teatro Maria Caniglia, fa parte della rassegna I Cantieri dell’Immaginario 2025, promossa dal Comune dell’Aquila sotto la direzione artistica di Leonardo De Amicis.
Giorgio Pasotti riflette sul valore contemporaneo del testo shakespeariano: “Dopo un tempo così lungo quest’opera ci mette ancora di fronte a una realtà malata e incattivita – dice il regista – l’Otello è tragicamente attuale. Proveremo a parlare alla generazione di oggi con una compagnia di giovani attori di straordinario talento, gli parleremo di quello che accade tutti i giorni con le parole di quattro secoli fa, parole forti, senza tempo, che raccontano la storia di una donna che ha avuto il coraggio di fare la sua scelta, in una società che come quella in cui viviamo temeva diversità e differenza, e ne ha dovuto pagare la funesta conseguenza. Un punto di vista poco frequentato, ma che restituisce al dramma una incredibile, cruda modernità”.
Nel dramma, Otello – valoroso capitano ma uomo incapace di dominare la gelosia – uccide Desdemona e poi si toglie la vita, vittima di un patriarcato dove il possesso si confonde con l’amore. “E tu…come sei pallida! e stanca, e muta, e bella, pia creatura nata sotto maligna stella. Fredda come la casta tua vita… e in cielo assorta. Desdemona! Desdemona!… Ah… morta! morta! Morta!…” e poi “Otello fu”.
Sul palcoscenico, Giacomo Giorgio interpreta il Moro: “L’Otello è tra le opere shakespeariane più importanti e, davanti ad un capolavoro come questo, il mio lavoro da attore si limita all’ascolto. È il testo stesso ad interrogarci grazie alle tematiche che affronta, purtroppo ancora molto attuali, come il femminicidio e la diversità intesa come arricchimento e non come qualcosa di cui avere timore. È un’ardua impresa quella che mi accingo a intraprendere con grande gioia ed impegno: dare vita alle tormentate emozioni di un uomo che da vittima diventa carnefice sconfinando nella follia, trasferendole in un intenso dialogo con la realtà del tempo presente”.
La produzione, che porta il logo de L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026, proseguirà poi in tournée nei principali teatri del Paese. I biglietti sono disponibili su www.ciaotickets.com/it/biglietti/otello-laquila e presso l’Info Point in Piazza Battaglione degli Alpini a L’Aquila.