Il conflitto in Medioriente ha superato i 672 giorni di violenze e sabato si è registrata la giornata numero 673. Nel quadro degli sforzi umanitari, l’Italia ha effettuato il primo lancio aereo di aiuti destinati a Gaza: un velivolo C-130 dell’Aeronautica Militare ha paracadutato derrate alimentari sulla Striscia. A partire dalla base di Amman, in Giordania, e nel contesto della missione Solidarity Path 2, il sostegno proseguirà per una settimana con ulteriori aviolanci, per un totale di 100 tonnellate di viveri, con la partecipazione della Difesa italiana.
Sul fronte delle pressioni politiche, i familiari degli ostaggi ancora trattenuti da Hamas hanno chiesto di “bloccare l’economia israeliana” in reazione all’annuncio del gabinetto di sicurezza di assumere il controllo di Gaza City. Nella stessa giornata, migliaia di persone sono scese in piazza a Tel Aviv per invocare la fine delle ostilità.
Parallelamente, a Londra la polizia britannica ha arrestato almeno 200 manifestanti radunatisi davanti a Westminster per contestare la decisione del governo laburista di Keir Starmer di inserire Palestine Action nella lista nera delle “organizzazioni terroristiche”.
Domenica è prevista una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per esaminare il piano israeliano relativo alla Striscia di Gaza.