Madrid parla di uno scenario «dantesco» per gli incendi in Spagna

Un’ondata di incendi di portata eccezionale sta interessando da inizio agosto il nord-ovest della Spagna, colpendo in particolare Castiglia e León, Galizia ed Estremadura. La ministra della Difesa Margarita Robles ha definito la situazione «dantesca e senza precedenti», sottolineando che, nei vent’anni di attività dell’Unità militare di emergenza (Ume), non si erano mai riscontrate fiamme […]

Un’ondata di incendi di portata eccezionale sta interessando da inizio agosto il nord-ovest della Spagna, colpendo in particolare Castiglia e León, Galizia ed Estremadura. La ministra della Difesa Margarita Robles ha definito la situazione «dantesca e senza precedenti», sottolineando che, nei vent’anni di attività dell’Unità militare di emergenza (Ume), non si erano mai riscontrate fiamme di simile virulenza.

Le forze armate, con 3.500 militari già impiegati e 500 rinforzi inviati recentemente, sono intervenute fin dal 2 agosto. Tuttavia, l’esteso fumo rende vano ogni tentativo di supporto aereo, alimentando la frustrazione dei piloti dell’Ume: i numerosi focolai si nutrono uno dell’altro con «una virulenza straordinaria». Robles ha ribadito che «la priorità è proteggere le persone» e ha invitato i volontari a rispettare le indicazioni tecniche, avvertendo che «per attaccare il fuoco bisogna essere professionisti».

Finora quattro persone hanno perso la vita, tra cui un vigile del fuoco nella provincia di León. Su X il presidente del governo Pedro Sánchez ha espresso «tristezza e desolazione» e rivolto il suo cordoglio ai familiari della vittima: «Non vi dimenticheremo». Sánchez ha inoltre presieduto una riunione di coordinamento e annunciato l’intenzione di promuovere un «grande patto di Stato per la mitigazione e l’adattamento all’emergenza climatica».