La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha difeso l’intesa sui dazi con l’amministrazione Trump, definendola “una decisione consapevole, stabilità e prevedibilità invece di escalation e scontri”. In un intervento sul Frankfurter Allgemeine Zeitung, von der Leyen ha sostenuto che l’accordo eviti tensioni crescenti tra Unione europea e Stati Uniti.
L’industria siderurgica europea, rappresentata da Eurofer, avverte che l’applicazione di tariffe doganali al 15% nel mercato comunitario metterebbe a rischio “una parte significativa” di un milione di tonnellate di acciaio prodotto in Europa. Questa stima non include ancora l’impatto delle misure Usa, che prevedono un dazio del 50% sul settore.
Negli Stati Uniti, nel frattempo, un giudice federale ha stabilito che l’amministrazione Trump non può tagliare i finanziamenti a Boston, Chicago, Denver, Los Angeles e altre 30 giurisdizioni per le loro politiche di “città-santuario”. I decreti esecutivi che condizionano i fondi alla cooperazione con le autorità federali sull’immigrazione sono stati giudicati “una minaccia coercitiva” e dunque “incostituzionali”.