Il percorso di Ascolino Bernardi: dalle reti di Paganica allo Spazio

Un gruppo di amici nati a Paganica nel 1964 ha voluto rendere omaggio a Ascolino Bernardi con una panchina in pietra ambrata collocata all’ingresso del viale del Santuario della Madonna d’Appari. Sullo schienale è incisa la frase “Ascoltare, dialogare, fare silenzio, pregare, riposare, e anche le parole non dette volano libere nello spazio e nei […]

Un gruppo di amici nati a Paganica nel 1964 ha voluto rendere omaggio a Ascolino Bernardi con una panchina in pietra ambrata collocata all’ingresso del viale del Santuario della Madonna d’Appari. Sullo schienale è incisa la frase “Ascoltare, dialogare, fare silenzio, pregare, riposare, e anche le parole non dette volano libere nello spazio e nei pensieri per…”, accompagnata dal disegno di un rover e del pianeta Marte, simboli delle passioni e delle competenze che caratterizzavano Bernardi.

Nato a Paganica il 12 agosto 1964, terzo figlio di Agata Lorenzetti e di Domenico Bernardi, Ascolino frequentò le scuole elementari “Francesco Rossi”, la media “Pascoli” e il liceo scientifico “Andrea Bafile” a L’Aquila. Si laureò in Ingegneria Elettronica nel 1991 all’Università dell’Aquila, con una tesi sperimentale sui circuiti VLSI sviluppata in Alenia Spazio, dove iniziò il suo percorso professionale. Per oltre trent’anni ha contribuito alla progettazione di circuiti digitali per telecomunicazioni satellitari, partecipando anche a missioni come Rosetta e ExoMars.

Oltre all’attività ingegneristica, Bernardi sosteneva studenti e giovani colleghi nei tirocini universitari, rivestendo un ruolo di mentore tra l’ateneo e l’industria. Sportivo e appassionato di rugby, seguiva gli incontri de L’Aquila Rugby, del Paganica Rugby e del Sei Nazioni. Amava la cultura, la montagna, il cinema, il jazz e si impegnava nel sociale come presidente del gruppo comunale AIDO. Ha affrontato le ultime settimane di malattia con discrezione, difendendo la serenità di familiari e amici, fino al suo prematuro decesso il 4 agosto 2024.

Alla cerimonia di inaugurazione del 19 ottobre erano presenti le sorelle Anna e Marcella Bernardi, colleghi di Thales Alenia Space e dell’Università dell’Aquila, rappresentanti dell’Ordine dei Telecomunicazioni, don Federico Palmerini e numerosi coetanei. Sul significato dell’opera Anna ha sottolineato: “La ‘panchina’ ci parla dell’amicizia. È segno della profondità dell’amicizia, grandissima forma d’amore… La storia professionale di Ascolino ci fa capire il ‘come’. Fornisce la chiave di lettura dei simboli che sono stati incisi sulla panchina, il rover e il Pianeta rosso…”. Don Federico ha richiamato il valore della memoria e della fede, spiegando che la seduta invita a “riposa un attimo, affida il tuo dolore a Maria, senti accanto a te tutti coloro che, come te, sono feriti per la perdita di una persona cara, alza lo sguardo a Dio, a Gesù Risorto…”.

Il collega Mariano Livi ha ricordato Bernardi come “una persona schiva, riservata, metodica e molto preparata… affrontava ogni giorno con estrema naturalezza e professionalità, come se i suoi problemi non esistessero. È stato un grande insegnamento per tutti noi.” Anche il prof. Fortunato Santucci, docente di Telecomunicazioni all’Università dell’Aquila, ha evidenziato l’apporto “eccellente” di Bernardi nei progetti di ricerca congiunti, la sua capacità di trasferire competenze e motivazioni agli studenti, e la sua autentica disponibilità verso gli altri.

In sua memoria l’Università dell’Aquila, su proposta di Thales Alenia Space–Italia, ha istituito due premi di laurea da 2.000 euro ciascuno per tesi magistrali in Ingegneria Informatica, Elettronica e delle Telecomunicazioni dedicate all’analisi e alla progettazione di dispositivi per applicazioni satellitari. I vincitori saranno selezionati entro la fine dell’anno da una commissione dedicata.