“Morire a norma di legge”

Esiste una legge della natura che si chiama principio di consevazione della massa e risale al 1786. “Nulla si crea nulla si distrugge tutto si trasforma”. Tutto ciò che io brucio viene trasformato in qualcos’altro che però mantiene la stessa massa. Se io brucio una tonnellata di carbone dall’altra parte avrò una tonnellata di residuo […]

Esiste una legge della natura che si chiama principio di consevazione della massa e risale al 1786.

“Nulla si crea nulla si distrugge tutto si trasforma”.

Tutto ciò che io brucio viene trasformato in qualcos’altro che però mantiene la stessa massa. Se io brucio una tonnellata di carbone dall’altra parte avrò una tonnellata di residuo composto da diossine ,anidrite carbonica e tantissimi metalli pesanti.
Avrò quindi tutta una serie di inquinanti nell’aria, che non posso togliere, sottoforma di micro e nano particelle.
Questo è un fatto chimico fisico della natura ,neanche l’Enel con i suoi potenti mezzi può dire il contrario.
Il problema si aggrava perchè il carbone è radioattivo, quindi si ha una radioattività in atmosfera che subisce chi vive nell’ambito delle centrali a carbone.
Il 90% degli elementi radioattivi emessi dalle centrali a carbone è costituito dal Polonio-210 e dal Piombo-210. Il primo impiega più di quattro mesi a dimezzare la propria radioattività, il secondo 22 anni.
Il che significa che quando una particella di Piombo-210, trasportata dalle polveri emesse dalle centrali, si deposita nei polmoni o in qualsiasi parte del nostro organismo, irradierà le nostre cellule per buona parte della nostra vita. Enel dice di possedere la tecnologia per abbattere la gran parte delle emissioni di questi materiali, ma si ferma lì e non dice che fine fanno le ceneri residue.
Perchè ammesso che gli abbattitori funzionino, il problema si sposta ma non si elimina.
 Tutto questo si chiama “morire a norma di legge”.
Noi ci stiamo suicidando e come tutti i suicidi lo facciamo consapevolmente.
E’ folle è paradossale ma è così. Per dimostrare una cosa che non ha bisogno di nessuna dimostrazione, cioè per dimostrare che queste polveri fanno male stiamo aspettando i morti.
Stiamo aspettando che le persone si ammalino gravemente, che si facciano le biopsie le autopsie, quindi tra 15 anni faremo la conta dei morti e dei malati e andremo a chiedere i risarcimenti. Poi qualcuno dall’altra parte ci dirà: “noi non lo sapevamo”.
Non è vero! Lo sappiamo  benissimo.
Gli scienziati lo sanno tutti, chi ha fatto il liceo lo sa, esiste tutta una letteratura scientifica (consultabile sul web) in merito

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