Chiodi: Per una ripresa economica “proposte condivise al Governo”

 La ripresa economica dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile e le connesse proposte da inviare al Governo sono stati gli argomenti dell’incontro che il commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, ha tenuto oggi con la stampa. “Abbiamo bisogno di maggior sostegno per la vicenda dannosa del terremoto. Sarebbe velleitario pensare che ci […]

 La ripresa economica dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile e le connesse proposte da inviare al Governo sono stati gli argomenti dell’incontro che il commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, ha tenuto oggi con la stampa. “Abbiamo bisogno di maggior sostegno per la vicenda dannosa del terremoto. Sarebbe velleitario pensare che ci sia una situazione di privilegio, ma il Governo nazionale dovrebbe tenere la situazione dell’Aquila distinta dal resto della Nazione” ha detto Chiodi.  Per affrontare il problema della ripresa economica è stato istituito un comitato per le attività produttive, composto da tutte le associazioni di categoria, dall’industria al commercio, all’artigianato, alle cooperative, nonché dalle organizzazioni sindacali. Si tratta di un tavolo economico che studia le varie possibilità e la sostenibilità delle proposte e farà quindi le scelte necessarie per affrontare il percorso di sviluppo e di rilancio dell’economia. Le proposte saranno presentate presto al Governo centrale dal commissario Chiodi. “E’importante ribadire con forza – ha continuato – che la proroga della sospensione delle tasse è la strategia principale per rivitalizzare le attività produttive dei territori interessati, ma è essenziale risolvere anche il problema del credito, prevedendo delle possibilità normative che tengano conto delle difficoltà contingenti. In particolare l’attenzione deve essere rivolta agli imprenditori e quindi alle partite IVA. Dai prossimi incontri del tavolo usciranno documenti unitari e condivisi”. Chiodi ha ribadito infatti la volontà di lavorare insieme, al di là degli interessi delle varie corporazioni. “La ripresa economica dell’Aquila – ha concluso – dipende dallo Stato solo per i fondi; per il resto dipende dalla comunità aquilana”.

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