Il Parco Nazionale Gran Sasso Laga a sostegno del progetto EcoGuiné

Domani, 26 maggio, i bambini della scuola primaria di Calascio incontreranno “virtualmente” i loro coetanei della scuola di Dulombi, villaggio della Guinea Bissau, attraverso messaggi video, foto e disegni presentati dai responsabili del progetto EcoGuiné. Il gemellaggio tra le due scuole è una delle iniziative promosse nell’ambito del progetto per sensibilizzare i cittadini abruzzesi ai […]

Domani, 26 maggio, i bambini della scuola primaria di Calascio incontreranno “virtualmente” i loro coetanei della scuola di Dulombi, villaggio della Guinea Bissau, attraverso messaggi video, foto e disegni presentati dai responsabili del progetto EcoGuiné. Il gemellaggio tra le due scuole è una delle iniziative promosse nell’ambito del progetto per sensibilizzare i cittadini abruzzesi ai valori della solidarietà e della cooperazione fra i popoli. Il progetto EcoGuiné, condotto dall’AIN – Associazione Interpreti Naturalistici onlus, co-finanziato dalla Regione Abruzzo e come partner dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che ha inserito il gemellaggio fra le sue attività istituzionali di educazione ambientale, promuove azioni in appoggio allo sviluppo sostenibile in Guinea Bissau a partire dall’ecoturismo, concentrando la propria azione nelle aree del Parco Nazionale delle Foreste di Cantanhez e della Zona di Conservazione di Dulombi. Per la loro valenza ambientale le due aree sono considerate fra le più importanti del paese e di tutta l’Africa Occidentale e custodiscono diverse specie presenti nelle liste rosse di quelle in via d’estinzione e con gli ultimi lembi di foresta umida della costa atlantica, che qui trova il suo limite settentrionale. Ricordiamo solo che queste aree rappresentano l’ultimo rifugio di tutta la regione per animali come l’elefante e lo scimpanzé.

 «Il progetto EcoGuiné – spiega il Presidente dell’AIN Claudio Arbore, mette in rete due villaggi, Dulombi e Calascio, che sulla scelta di valorizzare il proprio territorio secondo una logica attiva di conservazione hanno costruito la visione del loro futuro e che sono accomunati dal fatto di trovarsi all’interno di un’area protetta. Tale collegamento ha attivato un processo di conoscenza, di consapevolezza, di condivisione importante per i ragazzi, che in tal modo si sentono protagonisti di un’esperienza inedita, anche come cittadini futuri di un mondo globalizzato che dovrà fare della sostenibilità un riferimento imprescindibile».

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