Manovra: Tagli Regioni colpiranno sopratutto i trasporti

Sono soprattutto i trasporti e i territori le voci di spesa che le Regioni a Statuto ordinario saranno chiamate a tagliare con l’applicazione della manovra correttiva varata nei giorni scorsi dal Governo. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha ‘distribuito’ sulle sole Regioni a Statuto ordinario gli 8,5 […]

Sono soprattutto i trasporti e i territori le voci di spesa che le Regioni a Statuto ordinario saranno chiamate a tagliare con l’applicazione della manovra correttiva varata nei giorni scorsi dal Governo. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha ‘distribuito’ sulle sole Regioni a Statuto ordinario gli 8,5 miliardi euro di mancati trasferimenti che lo Stato effettuerà nel biennio 2011-2012, mentre altri 1,5 miliardi sono quelli a cui dovranno rinunciare le Regioni a Statuto speciale. Il Lazio, secondo lo studio della Cgia, potrebbe essere la Regione più colpita dai tagli ai trasporti, seguito da Calabria e Lombardia. “Si tratta ovviamente di una stima che non può tenere conto degli orientamenti e delle decisioni che ogni singola Regione applicherà effettivamente”, sottolinea il segretario Giuseppe Bortolussi precisando che tagli individuati dai ricercatori della Cgia “sono proporzionali a ciascuna voce di spesa realizzata da ogni Regione, con l’esclusione di quelle riferite alla sanità e alle spese per oneri non ripartibili che non sono sottoposte alle restrizioni previste nella manovra del Governo”. Secondo la ricerca, dunque, al primo posto ci sono i trasporti tra le funzioni maggiormente penalizzate: complessivamente le Regioni a statuto ordinario potrebbero subire un taglio pari a 2,31 miliardi di euro. E sempre secondo la metodologia adottata, la più colpita potrebbe essere il Lazio con un taglio di 457 milioni nel biennio 2001-2012. Seguono la Calabria con 283 milioni di euro e la Lombardia con 275 milioni. Al secondo posto la voce di spesa più colpita dai tagli potrebbe essere il territorio, con una contrazione dei trasferimenti pari a 1,25 miliardi di euro: in questa funzione sono inclusi gli investimenti per la difesa del suolo, le opere idrauliche, la gestione delle aree urbane, nonché gli interventi contro le calamità naturali. Le regioni più ‘danneggiate’ potrebbero essere la Calabria con 256 milioni di euro, la Basilicata con 183 milioni di euro e il Veneto con 174 milioni di euro. Al terzo posto la funzione relativa all’amministrazione generale: in questa voce figurano le spese per il personale, l’ordinamento degli uffici, gli organi istituzionali, la sicurezza pubblica e la manutenzione e la costruzione degli uffici regionali. In termini complessivi, il taglio biennale dovrebbe essere pari a 1,19 mld di euro. La Regione più ‘colpita’ potrebbe essere ancora una volta la Calabria, con una contrazione della spesa pari a 167 milioni di euro. Seguono la Campania con 158 milioni e il Lazio con 131. Al quarto posto l’assistenza sociale: i mancati trasferimenti dallo Stato centrale potrebbero essere pari a 878 milioni di euro. In questa funzione la Lombardia potrebbe registrare una diminuzione della spesa per i propri residenti pari a 318 milioni di euro. Seguono il Veneto con 160 milioni di euro e il Lazio con 102. Nella classifica dei tagli ai trasferimenti per funzione seguono industria, commercio e artigianato (-642 milioni di euro), formazione professionale (-550 milioni), agricoltura, foreste, caccia e pesca (-518 milioni), istruzione (-507), edilizia abitativa (-505, e infine il turismo (-136) “Al di là dell’entità dei tagli – conclude Bortolussi – ciò che non convince in questa manovra è che le Regioni, che comunque si devono sobbarcare gli 8,5 mld di euro di mancati trasferimenti, vengano colpite tutte indistintamente. Equità vorrebbe, invece, che a pagare i maggiori sacrifici fossero quelle realtà locali che nel recente passato hanno gestito in maniera disinvolta i propri conti pubblici”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *