Spagna sul tetto del Mondo

Una finale è sempre una finale, soprattutto se si chiama Coppa del Mondo. Non c’è stata  l’Italia di quattro anni fa ma, un rappresentante Azzurro c’era:  Fabio Cannavaro, in campo con la Coppa in mano. Il capitano Azzurro sorridente, ha alzato la coppa per mostrarla al pubblico e riporla sul piedistallo in attesa di una nuova vincitrice. […]

Una finale è sempre una finale, soprattutto se si chiama Coppa del Mondo. Non c’è stata  l’Italia di quattro anni fa ma, un rappresentante Azzurro c’era:  Fabio Cannavaro, in campo con la Coppa in mano. Il capitano Azzurro sorridente, ha alzato la coppa per mostrarla al pubblico e riporla sul piedistallo in attesa di una nuova vincitrice.

Il fischio d’inizio ha dato il via all’ultima partita del Mondiale: Olanda – Spagna. Le furie rosse hanno fatto il gioco e qualche volta l’Olanda e’ ripartita . Tensione alta,  nei primi 57′ di gioco c’erano ben sette ammoniti (cinque gli arancione), ma non si puo’ dire che l’arbitro fosse stato severo. Anzi, tutt’altro, perche’ in due circostanze era sembrato fin troppo benevolo: prima con Van Bommel, che appena al 22′ avrebbe meritato il rosso diretto per un brutto fallo su Iniesta; e poi con De Jong, che con troppa foga era entrato a mezza altezza colpendo in pieno petto con il piede Xabi Alonso. I falli, piu’ che il gioco, erano stati la costante del primo tempo tempo. Gli uomini del ct Van Marwijk, per nulla intimoriti, avevano risposto con un pressing asfissiante e cercando a loro volte di proporre gioco. In piu’, visto che una finale e’ spesso fatta anche di dettagli, avevano fatto estrema attenzione sui calci piazzati, punizioni e corner, agli inserimenti dei difensori spagnoli; correndo comunque dei rischi, visto che Sergio Ramos avrebbe potuto segnare gia’ al 5′ con un colpo di testa su punizione dell’onnipresente Xavi Migliore.

La situazione nel secondo tempo, quattro ammoniti:  tre per l’Olanda e un solo spagnolo.  La partita e’ stata  decisa nei tempi supplementari, nel secondo tempo a 4 minuti dalla fine, Iniesta  in rete e tutti gli spagnoli in festa. Lacrime per capitan  Casillas che ha affermato: “Penso si sia compiuto un sogno e che qualsiasi giocatore del mondo sogni di alzare questa Coppa. Pensavamo che fosse impossibile per il calcio spagnolo ma abbiamo lavorato tanto in questi anni e siamo riusciti ad arrivare a questa meta. Avevamo fatto un passo in più già due anni fa vincendo gli Europei, adesso abbiamo vinto anche il Mondiale”. Iniesta dedica il gol Dani Jarque, capitano dell’Espanyol morto improvvisamente.
Delusione per il CT olandese: “Sono deluso, non posso nasconderlo – ribadisce -. Avremmo tanto voluto essere i campioni ma abbiamo perso la finale; ma abbiano giocato al meglio. Solo che non siamo riusciti a riprendere la partita nel momento decisivo. Abbiamo perso troppe occasioni”.
E che dire del polpo Paul, ha conquistato il mondo fino al ‘polpo’ di scena finale della presunta nazionalita’ italiana. E’  il cefalopode star dell’acquario di Oberhausen in Germania e dei Mondiali di Sudafrica 2010. Le sue ”doti da indovino” lo hanno reso il polpo piu’ celebre del pianeta. Non ha sbagliato una previsione, compreso il trionfo della Spagna.

Manuel Romano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *