Cassano, Totti? Se torna corro anche per lui

Antonio Cassano e Francesco Totti di nuovo insieme, magari in azzurro: non è un’idea, ma il sogno del nuovo 10 della Nazionale. “Giorni fa – ha detto Cassano nella sua prima conferenza stampa a Coverciano da quando gioca per l’Italia – dicevo al mio procuratore Bozzo: quanto mi sono divertito a giocare con Francesco. Mi […]

Antonio Cassano e Francesco Totti di nuovo insieme, magari in azzurro: non è un’idea, ma il sogno del nuovo 10 della Nazionale. “Giorni fa – ha detto Cassano nella sua prima conferenza stampa a Coverciano da quando gioca per l’Italia – dicevo al mio procuratore Bozzo: quanto mi sono divertito a giocare con Francesco. Mi piacerebbe tornare a farlo. Però ora non dite che metto pressione a Prandelli, non é un consiglio, solo un mio pensiero…A me sta bene rigiocare con Totti anche una volta sola, magari per beneficenza”. La maglia numero 10 che è stata del romanista, ora è sulle sue spalle. “Ma se mai dovesse tornare, gliela ridarei subito – ha aggiunto Cassano – e correrei per lui: mi ha fatto fare tanti di quei gol… Fece bene De Rossi a prendere quella maglia nel 2006 a Roma, per evitare problemi col pubblico”. “Daniele – ha aggiunto Cassano – è il vero leader di questa Nazionale, ha qualità e personalità. Ad agosto mi ha dato la maglia numero 10, ma per i numeri contano poco. Potete darmi anche il 22: il matto…”.
“Lasciate in pace Balotelli, che a 20 anni gli errori li facevate anche voi”. E’ l’invito rivolto da Antonio Cassano ai media, nei confronti del giovane attaccante ex Inter. “Io la chioccia di Mario? La vedo dura, visto il tipo che sono…- ha scherzato l’attaccante azzurro – Vedo sempre sottolineati i suoi errori, un incidente d’auto diventa una cosa enorme. Invece lasciatelo in pace, perché se no per 15 anni vive le pene dell’inferno. E’ un talento, ma a 20 anni gli errori li fanno tutti. Va bene parlarne, ma senza esagerare”. Cassano ha parlato anche del deficit di qualità del calcio italiano. “Tanti bambini si allontanano dal calcio, oggi il primo obiettivo è farli studiare. Giusto così, però in giro vedo pochi ragazzi in grado di diventare campioni. Tornare a divertirsi? Sì, però poi la qualità la devi avere – ha concluso l’attaccante – leggo che Usain Bolt vuole fare il calciatore: corre per cento metri, poi però il campo finisce…”.

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