L’anguria combatte l’ipertensione (e non solo)

 L’anguria, o cocomero, sono sia il frutto che la pianta di una specie della famiglia delle Cucurbitaceae. Si tratta di un frutto molto voluminoso dalla forma ovale o rotonda, da non confondere con il melone, appartenente al genere Cucumis. Il Cuccumis citrullus o Citrullus vulgaris, nomi scientifici del cocomero (da cuculi, che vuol dire cetriolo) è […]

 L’anguria, o cocomero, sono sia il frutto che la pianta di una specie della famiglia delle Cucurbitaceae. Si tratta di un frutto molto voluminoso dalla forma ovale o rotonda, da non confondere con il melone, appartenente al genere Cucumis. Il Cuccumis citrullus o Citrullus vulgaris, nomi scientifici del cocomero (da cuculi, che vuol dire cetriolo) è una pianta a ciclo vegetativo annuale; ha fusto erbaceo, lungo prostrato, a portamento strisciante, foglie pelose, picciolate, fiori gialli a corolla campanulata. Il frutto è un peponide con forma varia, dallo sferico all’ovoidale, buccia di colore dal verde scuro al biancastro, polpa rossa (ma in alcune varietà biancastra o rosea) di sapore dolce per il contenuto di zuccheri. Le dimensioni del frutto sono variabili, secondo le varietà botaniche della pianta, dal C. vulgaris maximus, grossissime, alle varietà ibride a frutto piccolo con diametro di circa 20 cm.La polpa dell’anguria, di colore rosso e ricca di semi, è costituita per oltre il 90% di acqua, ma contiene anche un discreto quantitativo di zuccheri, soprattutto fruttosio, e vitamine A, C (8.1 mg), B e B6.Mangiare una bella fetta di anguria succosa aiuta a prevenire l’ipertensione. Sembra essere questa la conclusione alla quale sono giunti alcuni ricercatori della Florida State University che hanno analizzato gli effetti che l’estratto di cocomero ha sulla pressione sanguigna. La sostanza chiave si chiama L-citrullina, si tratta di è un aminoacido contenuto nell’anguria che una volta entrato nell’organismo si trasforma in L-arginina, un aminoacido fondamentale per la formazione di ossido nitrico e quindi molto importante per il mantenimento dell’elasticità delle pareti arteriose e per l’equilibrio della pressione. L’equipe di studio guidata da Bahram Arjmandi ha somministrato a un gruppo di 4 uomini e 5 donne in post  menopausa sei grammi di estratto di L-citrullina per un periodo di sei settimane. Al termine del periodo i ricercatori hanno osservato che si registrava un netto miglioramento della funzionalità arteriosa e un calo dei valori della pressione sanguigna in tutti i soggetti coinvolti nell’esperimento. “E’ la prima volta che si sperimenta l’efficacia delle sostanze contenute nell’anguria sull’emodinamica aortica in soggetti pre-ipertensivi di mezza età e questi interessanti risultati ci spingono a procedere sulla strada della ricerca coinvolgendo un numero più ampio di persone”, ha spiegato Figueroa sulle pagine dell’American Journal of Hypertension. Esiste già una versione sintetica della L-citrullina che ha mostrato di essere capace di regolare i valori della pressione sanguigna in risposta alla temperatura esterna in soggetti giovani: ciò spinge gli scienziati ad approfondire le potenzialità cliniche della L-citrullina con la speranza che, in futuro, un integratore di L-citrullina possa permettere di ridurre le dosi di farmaco anti-ipertensivo in pazienti che soffrono di ipertensione. Nel 2008, inoltre, uno studio della Università A&M del Texas, coordinata dal ricercatore Bhimu Patil, aveva attribuito sempre alla Citrullina una vigorasa azione sulla libido e la performance sessuale. Inoltre, secondo la ricerca, l’anguria non facilita soltanto l’attività sessuale, ma rafforza anche il cuore, il sistema circolatorio e il sistema immunologico. Come a dire, più ne mangiate, meglio state e meglio fate l’amore, contrastando anche gli effetti della performance su cuore e vasi.

Carlo Di Stanislao

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