Gelo e neve a Centrosud, settimana tra le piu’ fredde

I meteorologi l’avevano detto: arriva il freddo; ed infatti gelo e neve interessano gran parte dell’Italia, in particolare il centrosud, tanto che questa sarà ricordata – dicono gli esperti – come tra le settimane più fredde del 2010. Temperature in picchiata ovunque con punte di -8 a Novara e Verona, -7 a Rimini e -6 […]

I meteorologi l’avevano detto: arriva il freddo; ed infatti gelo e neve interessano gran parte dell’Italia, in particolare il centrosud, tanto che questa sarà ricordata – dicono gli esperti – come tra le settimane più fredde del 2010. Temperature in picchiata ovunque con punte di -8 a Novara e Verona, -7 a Rimini e -6 a Firenze, neve abbondante su Emilia Romagna, Marche e Calabria e pericolo valanghe sull’intero arco alpino. Il vento e il mare mosso potrebbero essere la causa dell’incidente al motoscafo con tre persone a bordo affondato nelle acque al largo di Gaeta (Latina). Al momento è stato recuperato solo il corpo di una donna. Il maltempo ha causato disagi alla circolazione sull’ Adriatica con code fino a 12 chilometri. Le scuole rimarranno chiuse in alcune zone delle Marche e in Calabria, mentre da nord a sud è corsa all’aiuto dei senzatetto. La Croce Rossa ha messo in campo i suoi volontari per potenziare i servizi di assistenza contro l’emergenza freddo. Al nord è soprattutto il Veneto a registrare le temperature più basse con -17 ad Asiago e -10 a Cortina. In Friuli per domani è atteso l’arrivo della Bora. In Emilia Romagna si sono avuti i maggiori disagi per il gelo e la neve che ha causato rallentamenti al traffico autostradale e qualche incidente sulle statali per le auto finite fuoristrada a causa dell’asfalto ghiacciato. Sull’A14 tra Castel San Pietro e il bivio per la diramazione per Ravenna si sono formate code fino a 12 chilometri. A Parma, invece, un pensionato di 70 anni è morto ieri sera dopo essere scivolato con il suo scooter su una lastra di ghiaccio. Una sessantina di persone sono state curate al pronto soccorso e in ortopedia nei cinque ospedali del Riminese per le conseguenze di cadute e incidenti provocati dalla neve. In previsione di altra neve è stato aggiornato fino a mezzogiorno di domenica l’allerta meteo della Protezione civile sull’ Emilia Romagna previsto in un primo momento fino alle 12 di venerdì. Al centro la neve e il gelo hanno messo a dura prova le Marche, l’Abruzzo e il basso Lazio. A Campo Staffi e Campocatino (Frosinone) la colonnina di mercurio è scesa a -17 e gli impianti idrici delle cittadine turistiche sono andati in tilt lasciando senza acqua molte abitazioni. Ad Ancona, dove da giorni continua a nevicare, sulle strade sono stati sparsi oltre 400 quintali di sale in previsione di gelate, mentre è rimasto chiuso per tutta la mattinata l’aeroporto di Ancona-Falconara. Domani le scuole rimarranno chiuse nel Pesarese. E a causa degli infortuni causati dalle scivolate sul ghiaccio al pronto soccorso di Pesaro è stato potenziato il servizio di radiologia. Sulla costa abruzzese il perdurare del maltempo ha reso necessaria la chiusura delle scuole in quattro comuni: San Giovanni Teatino (Chieti), Montesilvano (Pescara), Città San Angelo (Pescara), Giulianova (Teramo). Nella Capitale il sole ha riscaldato la temperatura ma il termometro si è comunque avvicinato ai minimi storici per Roma. A Sud la regione più colpita dal maltempo è stata la Calabria ma anche in Puglia sono state allertate le unità di crisi e la Sicilia ha registrato una bufera di neve nel messinese. Traffico bloccato per neve sulla statale 107 Silana-Crotonese, Sila imbiancata e tanta neve a San Giovanni in Fiore. A Rossano(Cosenza) la neve ha coperto anche la spiaggia. Fiocchi di neve anche a Catanzaro e sui tratti montani dell’autostrada tra Lagonegro e Falerna dove si transita solo con le catene. In Basilicata è rimasto chiuso il tratto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio fra gli svincoli di Lagonegro nord (Potenza) e Falerna, nel Cosentino. Temperature in picchiata su tutta la Sardegna dove è caduta intensamente la neve nelle aree del nuorese e sulle montagne del Limbara nel nord dell’isola. Nuoro città si è risvegliata questa mattina con un paesaggio tipicamente alpino.

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