Stress e mobbing, prof a rischio di usura psicofisica

Insegnare logora i nervi ed espone a un maggior rischio di usura psicofisica e oncologico. Circa il 56% infatti ha avuto a che fare con episodi di mobbing, e il 73% si sente stressato per cause legate alla professione e non alla famiglia. A delineare le cifre di questo disagio è un’indagine coordinata da Vittorio […]

Insegnare logora i nervi ed espone a un maggior rischio di usura psicofisica e oncologico. Circa il 56% infatti ha avuto a che fare con episodi di mobbing, e il 73% si sente stressato per cause legate alla professione e non alla famiglia. A delineare le cifre di questo disagio è un’indagine coordinata da Vittorio Lodolo D’Oria, medico ematologo e autore di un blog sul burnout e gli insegnanti in crisi, che ha sottoposto dei questionari a 5.264 docenti partecipanti a corsi di formazione sul tema. “Solo il 27% degli insegnanti intervistati – spiega – si ritiene sereno. Il 59% è in apprensione per il lavoro, il 13% soffre di un grave stato ansioso mentre l’1% si dichiara indifferente. Senz’altro si tratta di una categoria professionale più soggetta a disturbi psichiatrici, che nel 70% dei casi sono di tipo ansioso-depressivo e nel 30% di tipo psicotico”. Tuttavia, nonostante questo disagio largamente diffuso (scatenato per il 26% dagli studenti, per il 20% da genitori, per un altro 20% dai colleghi, per il 2% dai dirigenti scolastici e per il 32% da tutte queste persone indistintamente), solo il 19% degli insegnanti è consapevole del rischio di usura psicofisica in cui incorre. Dai questionari emerge ad esempio che il 51% non ha mai fruito di giornate di assenza prescritte dal medico per disagio mentale psichiatrico, che il 36% pur non avendovi ricorso dice che ne avrebbe avuto bisogno, l’1% lo ha fatto periodicamente, il 4% saltuariamente e l’8% una volta sola. “Circa gli psicofarmaci – continua Lodolo D’Oria – il 75% non ne ha mai fatto uso, il 17% saltuariamente, mentre il 7% in modo continuativo”. Un dato curioso è quello sul mobbing, che va comunque analizzato “con precauzione – avverte il medico – perché in alcuni casi può trattarsi di una forma di delirio di persecuzione. Comunque il 28% dice di aver avuto a che fare con episodi del genere, il 22% di averlo subito in passato, il 5% crede di essere stato mobbizzato e l’1% si è detto attualmente vittima di mobbing”. Le donne sono i soggetti più a rischio, conclude Lodolo D’Oria, “non solo perché i 4/5 degli insegnanti sono di sesso femminile, ma anche perché la menopausa quintuplica il rischio depressivo (l’età media degli insegnanti è 50 anni) e solo il 60% esegue screening oncologici”.

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