Allarme smog : “Percentuali preoccupanti”, raccomandazioni contro le malattie respiratorie

A conclusione del 14° Congresso Internazionale dedicato all’“Asma Bronchiale e BPCO: obiettivi, rimedi e strategie”, organizzato dalla U.O.C. di Pneumologia dell’Azienda ULSS 22 di Bussolengo diretta dal Dr. Roberto W. Dal Negro, tenutosi presso il Palazzo della Ragione, a Verona, gli specialisti del settore lanciano un appello sull’inquinamento ambientale e il rischio per la salute. […]

A conclusione del 14° Congresso Internazionale dedicato all’“Asma Bronchiale e BPCO: obiettivi, rimedi e strategie”, organizzato dalla U.O.C. di Pneumologia dell’Azienda ULSS 22 di Bussolengo diretta dal Dr. Roberto W. Dal Negro, tenutosi presso il Palazzo della Ragione, a Verona, gli specialisti del settore lanciano un appello sull’inquinamento ambientale e il rischio per la salute.
Secondo le rilevazioni dell’Arpa, nell’hinterland milanese il livello di polveri fini ha raggiunto valori molto elevati, oltre il doppio della soglia di guardia (50 mg/mc). Le centraline hanno registrato negli ultimi giorni valori di Pm10 ben superiori alla soglia tollerabile. L’argomento, dopo i recenti livelli di inquinamento che sono stati riscontrati in varie città italiane, necessita un approfondimento medico specialistico.
“Le PM10 sono particelle che impattano sulle strutture delle vie aeree polmonare – spiega il professor Dal Negro – provocando effetti sia nel breve che nel lungo termine: si parte dall’infiammazione, ostruzione e dall’asma, ed è a rischio anche chi non ne è mai stato affetto, per poi svilupparsi con gli anni in bronchite cronica e patologia ostruttiva cronica. Inoltre queste particelle di 10 micron sono in grado di veicolare sopra di sé degli allergeni e possono provocare anche un doppio danno, arrivando a scatenare anche crisi allergiche. Un ultimo appunto per i portatori di malattie respiratorie: occorre in questi frangenti prestare ancora più attenzione alla regolarità della cura prescritta”.
Anche in questo caso sono i bambini in età pediatrica e gli anziani ad essere i più coinvolti, oltre a tutti i pazienti cardiovascolari e quelli già indeboliti da altre malattie, che pagano pegno di fronte a tali livelli di inquinamento. Per i soggetti più fragili, le raccomandazioni sono semplici ma doverose: “E’ difficile difendersi da questi quantitativi di PM10 che fanno davvero paura – prosegue il Professore – Evitare di uscire nelle ore di punta, e se indispensabile munirsi di un filtro per la bocca, che sia una mascherina o una semplice sciarpa. Per i piccoli non farli uscire in carrozzina in quanto all’altezza dello scarico degli autobus e delle macchine, o comunque portarli nelle zone con la massima concentrazione veicolare. Per ridurre lievemente il forte impatto di smog meglio alimentarsi con verdura fresca, frutta e con tutte le sostanze dalle proprietà antiossidanti. Ma purtroppo la situazione non può essere così facilmente risolvibile: è troppo tardi”.

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