Il dramma del parto stellare

Una nuova immagine dal telescopio VLT dell’ESO ci mostra un primo piano degli effetti devastanti causati da stelle appena nate sul gas e sulla polvere da cui esse stesse si sono formate. Anche se le stelle restano invisibili, il materiale da esse espulso si scontra con il gas circostante e con le nubi di polvere […]

Una nuova immagine dal telescopio VLT dell’ESO ci mostra un primo piano degli effetti devastanti causati da stelle appena nate sul gas e sulla polvere da cui esse stesse si sono formate. Anche se le stelle restano invisibili, il materiale da esse espulso si scontra con il gas circostante e con le nubi di polvere e crea un paesaggio surreale di archi, macchie e strisce rilucenti.

La zona di formazione stellare chiamata NGC6729 fa parte di una delle “incubatrici” stellari più vicine alla Terra e risulta quindi una delle più studiate. Questa nuova immagine del VLT (Very Large Telescope) dell’ESO ci mostra in primo piano una piccola parte di questa strana ma affascinante regione (una panoramica dell’intera zona è disponibile qui: eso1027). I dati sono stati estratti dall’archivio dell’ESO da Sergey Stepanenko nell’ambito del concorso “Tesori Nascosti”. L’immagine prodotta da Stepanenko si è classificata terza nel concorso.

Le stelle, all’inizio della loro formazione, si trovano sepolte nel profondo di nubi molecolari e perciò non sono visibili dai telescopi che operano nella banda ottica a causa dell’oscuramento provocato dalla polvere. Questa immagine rivela la presenza di stelle molto giovani nell’angolo in alto a sinistra. Anche se non sono visibili direttamente, la devastazione da loro provocata nella zona circostante domina l’immagine. Getti di materiale che si allontanano dalla stella appena nata a velocità elevatissime, fino ad un milione di chilometri all’ora, si schiantano nel gas circostante e creano onde d’urto. Queste onde d’urto a loro volta fanno risplendere il gas e creano quegli archi e quelle macchie risplendenti di strani colori note come oggetti Herbig-Haro.

In questa figura gli oggetti Herbig-Haro formano due linee che indicano la probabile direzione del materiale espulso. Una si allunga dall’angolo in altro a sinistra fino a poco sotto il centro e termina in un brillante gruppo circolare di macchie e archi. L’altra parte dal bordo in alto a sinistra e si protrae fino a poco alla destra del centro. La struttura brillante a forma di scimitarra che si vede in alto a sinistra è probabilmente dovuta alla luce stellare che viene riflessa dalla polvere e non è un oggetto Herbig-Haro.

L’immagine a falsi colori è stata creata a partire da dati dello strumento FORS1 montato sul VLT dell’ESO. Essi sono stati ottenuti attraverso due diversi filtri che isolano la luce dovuta all’emissione dell’idrogeno (mostrata in arancione) e dello zolfo ionizzato (in blu). I diversi colori nelle diverse parti di questa zona di violenta formazione stellare riflettono le diverse condizioni fisiche – per esempio nelle zone in cui lo zolfo ionizzato è molto brillante (strutture blu) le velocità del materiale espulso sono relativamente basse – e aiutano gli astronomi a comprendere cosa stia accadendo in questo dramma spettacolare.

 

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