Inter a -2 dal Milan, e ora derby. Totti quota 201 gol, capolavoro Del Piero

I giochi per lo scudetto sembravano già quasi fatti, e invece sarà un finale di campionato thrilling, che molto probabilmente si deciderà allo sprint e con un derby che incombe, sabato 2 aprile alla ripresa del campionato dopo la sosta per la nazionale. E il Milan sente il rumore dei nemici, anzi il nemico: l’Inter […]

I giochi per lo scudetto sembravano già quasi fatti, e invece sarà un finale di campionato thrilling, che molto probabilmente si deciderà allo sprint e con un derby che incombe, sabato 2 aprile alla ripresa del campionato dopo la sosta per la nazionale. E il Milan sente il rumore dei nemici, anzi il nemico: l’Inter con un gol di Pazzini sfrutta l’occasione fornitaglia dal ko rossonero ieri a Palermo, e sale a quota 60 punti, solo due in meno dei rossoneri. La rimonta dei campioni d’Europa ha indotto anche Snai a rivedere le quote scudetto: adesso le due milanesi sono date alla pari, stesso equilibrio anche per il derby. Intano la stracittadina perde un altro sicuro protagonista. Se il Milan dovrà rinunciare a Ibrahimovic, l’Inter infatti dovrà fare a meno di Lucio: il brasiliano, che era diffidato, oggi si è fatto ammonire e verrà squalificato. Alla formazione di Leonardo contro il Lecce è bastato un gol del bomber ultimo arrivato Pazzini, anche se la formazione Di Canio recrimina per un sospetto fallo di mano dell’interista. Sicuramente più plateale, e ignorato dall’arbitro, il tocco di Di Vaio nel vantaggio del Bologna sul Genoa, poi pareggiato da Dainelli. L’Udinese non si ferma più. La squadra di Guidolin è una “macchina da gol” (insieme all’Inter ha il migliore attacco del campionato con 56 reti) e stende anche il Catania scavalcando di nuovo la Lazio (vittoriosa ieri sul Cesena con Zarate) salendo al terzo posto col Napoli, stasera impegnato nel posticipo: per una volta a secco Sanchez, ma non il suo ‘gemello del gol’ Di Natale, al suo quarto centro dal dischetto, sempre più capocannoniere del campionato con 25 reti. Il vantaggio friulano è invece da Inler. Nella giornata di campionato fa festa Francesco Totti. Dopo la doppietta con la Lazio nel derby fa altri due gol (uno sempre su rigore) contro la Fiorentina. Il n.10 giallorosso salva la Roma dal ko con i viola (in gol due volte anche con la complicità di Doni) volando a quota 201 reti in serie A, a quattro da Roberto Baggio. Giornata da incorniciare anche per un altro n.10, Del Piero, che trascina la sua Juve alla vittoria con un gol capolavoro, spedendo il Brescia sempre più all’inferno. Dopo un lungo digiuno torna al gol Krasic, il Brescia ha pareggiato con Eder, prima della magia di Del Piero. Tra le pericolanti però l’impresa la fa il Parma di Marino che conquista tre punti fondamentali a Marassi contro la Sampdoria in una partita a nervi tesi, finita con gli emiliani in dieci per l’espulsione di Dzemaili. A decidere la partita un gol di un’altro ultimo arrivato, Zaccardo. Maccarone fallisce un rigore per la Samp, che vede lo spettro della retrocessione. Sembra invece ormai condannato il Bari, che perde in casa anche con il Chievo: a condannare la squadra di Mutti, dopo il pari di Ghezzal su rigore al vantaggio veneto del solito Pellissier, un errore di Almiron che ha regalato a Moscardelli il pallone del 2-1.

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