Un caffe’ con un tifoso d’eccezione

“Ho iniziato a seguire il rugby in tv guardando le partite del Cinque Nazioni” è l’incipit della passione per il rugby di un tifoso davvero d’eccezione del XV aquilano, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Giovanni Domenico Castrignanò. Presente sugli spalti del Fattori non appena gli impegni glielo consentono, il comandante racconta così il […]

“Ho iniziato a seguire il rugby in tv guardando le partite del Cinque Nazioni” è l’incipit della passione per il rugby di un tifoso davvero d’eccezione del XV aquilano, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Giovanni Domenico Castrignanò. Presente sugli spalti del Fattori non appena gli impegni glielo consentono, il comandante racconta così il suo legame con il rugby: “da ragazzo amavo lo sport in generale e quindi anche il rugby rientrava in questo mio interesse. Mi ha sempre incuriosito molto finché è diventata una grande passione. Mi piace, in particolare, il meccanismo della mischia e il sacrificio che tiene legato tutto il gruppo degli avanti, e poi l’unione tra questi e il resto della squadra. Più in generale apprezzo i valori del rugby che lo rendono diverso e importante”.

Come è diventato tifoso neroverde? “Quando nel 1998 mi sono trasferito a L’Aquila, sapendo della tradizione rugbistica di questa città ho deciso di seguire la squadra locale: ancora ricordo la finale di Roma del Duemila, tutti quegli aquilani accorsi nella capitale. È stata una bella emozione. Poi, credo che subito dopo il sisma L’Aquila Rugby abbia rappresentato un’immagine positiva della nostra città nel resto del Paese, sapendosi anche rendere  utile in un momento tanto critico”.

Da tifoso esperto e preparato qual è, cosa si aspetta dalla “sua squadra” per la prossima stagione?

“Prima di tutto mi piacerebbe rivedere lo stesso pubblico che ha animato il Fattori nella prima partita dopo il terremoto, quella vinta con il Viadana. Poi, vorrei vedere in campo un gruppo nutrito di giovani aquilani e abruzzesi pronti a metterci il cuore e il sudore per cercare di portare a casa il risultato o, in caso contrario, almeno l’entusiasmo e il coinvolgimento di tutto lo stadio. Questo è il mio augurio, il mio personale in bocca al lupo alla squadra”.

Desideri ambiziosi, sinceri e competenti nello stesso tempo, che nascono dalla passione per il rugby e per i nostri colori.

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