Pronostici aspettando Cannes

Meno nove per Cannes 2012: 65° edizione di uno dei cinefestival più importanti del mondo, con giuria presieduta da Nanni Moretti e l’attrice Bérénice Bejo, nata in Argentina, figlia del regista Miguel, applaudita protagonista del fil-evento del 2011: “The Artist”, a fare da madrina. Il poster ritrae Marilyn Monroe nell’atto di spegnere una candelina, omaggio […]

Meno nove per Cannes 2012: 65° edizione di uno dei cinefestival più importanti del mondo, con giuria presieduta da Nanni Moretti e l’attrice Bérénice Bejo, nata in Argentina, figlia del regista Miguel, applaudita protagonista del fil-evento del 2011: “The Artist”, a fare da madrina.
Il poster ritrae Marilyn Monroe nell’atto di spegnere una candelina, omaggio all’attrice nel cinquantesimo anniversario dalla sua scompare, con in scena il meglio del cinema recente.
Il film d’apertura, il 16 prossimo, sarà Moonrise Kingdom di Wes Anderson, mentre la chiusura, la sera del 27, sarà affidata a Thérèse Desqueyroux di Claude Miller.
In mezzo i grandi habitué come Woody Allen (dato al 99,99% con il pur debole “The Rome with love”), anche David Cronenberg (99,2%) e Jacques Audiard (che nel 2009 aveva conquistato il Festival con il suo Il profeta).
Fra gli altri titoli attesi On the Road di Walter Sallescon Garrett Hedlund, Kristen Stewart e Sam Riley, Vous n’avez encore rien vu del mai tromantotato Alain Resnais, Killing Them Softly di Andrew Dominik, con Brad Pitt; Mishima, a life in four chapters di Koji Wakamatsu e The end di Abbas Kiarostami.
Dura sembra invece la partecipazione del duo Nicolas Winding Refn-Ryan Gosling e del loro Only God Forgives (dato solo al 9% di possibilità di vittoria) o del bipioc su Bruce Lee , diretto dall’hongkonghese Wong kar-wai che è dato al 5% appena di affermazione.
Nessun titolo italiano nella lista dei vincitori, con l’unico degno di attenzione che sembra essere il nuovo film di Matteo Garrone, Big House.
Da vedere, per fortuna, anche se fuori concorso: “Io e te”, di Bernardo Bertolucci” e “Dario Argento’s Dracula”, di Dario Argento, con fotografia in 3D dell’inesauribile Luciano Tovoli.
Molti, infine, gli eventi speciali, su cui spiccano, a mio avviso, “Roman Polanski: A Film Memoir”, di Laurent Bouzereau e “A musica segundo Tom Jobim”, di Nelson Pereira Dos Santos.

Carlo Di Stanislao

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