I Wigram in Abruzzo

Tra i 26 membri della famiglia Wigram ha preso parte alla spedizione abruzzese alle tracce del maggiore Wigram anche Lionel Wigram, il primo nipote maschio cui è stato attribuito il nome dell’eroico nonno, caduto a Pizzoferrato il 3 febbraio 1944, al comando della c.d. WIGFORCE, la formazione mista costituita da militari inglesi e volontari della […]

Tra i 26 membri della famiglia Wigram ha preso parte alla spedizione abruzzese alle tracce del maggiore Wigram anche Lionel Wigram, il primo nipote maschio cui è stato attribuito il nome dell’eroico nonno, caduto a Pizzoferrato il 3 febbraio 1944, al comando della c.d. WIGFORCE, la formazione mista costituita da militari inglesi e volontari della Brigata Maiella.

Lionel è un famoso produttore cinematografico (e v. presidente della Warner Bros) che si è unito agli altri familiari raggiungendoli da Los Angeles, dove vive con la famiglia. Ha seguito attentamente le fasi salienti del tour della sua famiglia tra Ortona (Cimitero di guerra Moro River, dove è sepolto il nonno e Museo della Battaglia), Pizzoferrato sui luoghi della battaglia e Casoli (già sede del comando inglese, dove una sala è stata dedicata al maggiore), prendendo anche appunti e facendo foto. Nella chiesa della Madonna del Girone, in cui si sono consumate le fasi finali della battaglia di Pizzoferrato mi ha avvicinato, come curatore dell’edizione italiana di Wigforce Story, esprimendomi il suo personale ringraziamento. Così è venuta allo scoperto la sua identità e non è mancato chi lo ha riconosciuto, nonostante abbia fatto di tutto per non distinguersi dagli altri componenti della famiglia, seguendo il tour con il pullman.

Nella giornata conclusiva del tour sulla Maiella, prima del commiato Lionel Wigram è stato da me sollecitato a far conoscere la possibilità di un futuro film tratto dal libro, considerata la storia in sé, i luoghi visitati, la presenza anche di una figura storica molto conosciuta come il gen. Montgomery. Il produttore ha ammesso che è una ipotesi reale per la quale si sarebbe impegnato. Ha anche fatto capire di aver compreso lo spirito e le sofferenze degli uomini della brigata Maiella, che il nonno aveva condiviso. Penso sia stato utile anche il testo di Ettore Troilo consegnatogli in inglese. Presente all’incontro, l’editore Gaetano Basti che ha donato al produttore un libro curato da Menabò sui principali film girati in Abruzzo.

Antonio Bini

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