Aosta, la musica strumento di recupero culturale/video

La musica come veicolo per la trasmissione di una lingua è lo strumento su cui hanno deciso di investire e puntare otto realtà musicali valdostane, tra cantautori e gruppi, che hanno dato vita all’associazione Patoué eun mezeucca. A tenere a battesimo la nuova associazione è stato l’evento omonimo, che si è tenuto domenica 1° dicembre al […]

musicaLa musica come veicolo per la trasmissione di una lingua è lo strumento su cui hanno deciso di investire e puntare otto realtà musicali valdostane, tra cantautori e gruppi, che hanno dato vita all’associazione Patoué eun mezeucca. A tenere a battesimo la nuova associazione è stato l’evento omonimo, che si è tenuto domenica 1° dicembre al Teatro Splendor di Aosta, con oltre due ore di musica, declinate in 30 brani sia appartenenti alla tradizione che di nuova creazione.

L’Associazione Patouè en mezeucca  è composta per ora da 8 gruppi, che alternano diversi generi ma che si sono trovati su un obiettivo comune: cantare in patois. A comporre il direttivo dell’associazione sono Philippe Milleret (presidente), Daniella Gavinelli (vice- presidente) e i consiglieri Cesare Marguerettaz, Rhemy Boniface e Michael Subet.

<L’associazione è nata per una sinergia tra noi cantautori patoisans che cantiamo prevalentemente in francoprovenzale, avevamo la voglia di fare qualcosa insieme e di renderlo ufficiale – afferma Philippe Milleret – Presidente dell’Associazione Patouè en mezeucca. Il patois ha una fonetica eccezionale, sta su ogni genere musicale. Chi cantava negli anni 70 aveva delle difficoltà perché magari ha dovuto lottare per cantare, e si lottava anche solo per poter parlare in patois. Oggi noi lo facciamo ed è difficile anche per noi far conoscere questa lingua a chi non la parla, questa è la nostra lingua e noi la portiamo avanti e vogliamo farla conoscere. La musica è un ottimo veicolo per poter trasmettere le nostre idee, i nostri pensieri, i brani della tradizione a tutto il popolo valdostano.>

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